Natalità, secondo l'Istat cala ancora: il 21% delle donne è senza figli

Natalità, secondo l'Istat cala ancora: il 21% delle donne è senza figli
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Martedì 28 Novembre 2017, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 20:22

In aumento donne senza figli e quelle con un solo figlio
Cala ancora, seppur non in maniera sensibile, la fecondità in Italia, dove nel 2016 scema anche il contributo riproduttivo delle donne straniere (-7 mila unità). La diminuzione della fecondità in Italia è un fenomeno che per ora non accenna ad arrestars: nel 2016 i nati complessivi sono stati infatti 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Mentre sale il numero delle donne con un solo figlio (27,5%) e di quelle senza figli (passate al 21,8%)

Un nato su tre ha genitori non coniugati
In un contesto di nascite decrescenti quelle che avvengono fuori del matrimonio sono in aumento: 141.757 i nati da genitori non coniugati nel 2016, oltre duemila in più rispetto al 2015.
La quota più elevata di nati da genitori non coniugati si osserva nel Centro (35,6%), seguito dal Nord-est (33,7%). Tra le regioni del Centro spicca la Toscana (37,1%), mentre tra le regioni del Nord la proporzione più alta di nati fuori dal matrimonio si registra nella Provincia autonoma di Bolzano (47,3%, il valore più alto a livello nazionale). Sud e Isole presentano incidenze di nati fuori dal matrimonio molto più contenute, con le percentuali più basse in Basilicata (18,4%) e Calabria (18,8%). Il valore della Sardegna (37,4%) supera invece la media del Centro-Nord. Se consideriamo solo i nati da genitori entrambi italiani, quasi un nato su tre ha genitori non coniugati, con una distribuzione territoriale sostanzialmente analoga a quella del totale dei residenti.

I nomi più amati
Così come in cinque regioni italiane, anche in Puglia è Francesco il nome più utilizzato per i nuovi nati in Italia nel 2016, un primato che resiste nonostante l'attacco di Leonardo, passato dal quinto al terzo posto subito dietro Alessandro, mentre per le bambine sul podio ci sono Sofia, Aurora e Giulia. Lo afferma il rapporto annuale dell'Istat. Nonostante ci siano circa 30 mila nomi diversi per i maschi e quasi altrettanti per le femmine - si legge nel documento - la distribuzione del numero di bambini secondo il nome rivela un'elevata concentrazione intorno ai primi 30 nomi in ordine di frequenza, che complessivamente coprono il 45% di tutti i nomi attribuiti ai bambini e quasi il 40% di quelli delle bambine. A livello territoriale Francesco appare in flessione rispetto al primato degli ultimi anni, ed è il primo nome soltanto in 5 regioni italiane del Sud Italia. Alessandro è primo a livello regionale solo in Sardegna. Leonardo raggiunge il primato in ben 10 regioni, tutte del Centro-Nord. Il nome Giuseppe continua a primeggiare invece in Sicilia. Per quanto riguarda le bambine, Sofia è il nome più frequente in quasi tutte le regioni italiane, è la prima scelta in tutte le regioni del Centro-Nord (ad eccezione della provincia autonoma di Bolzano in cui primeggia Emma) e in 5 regioni del Sud. Aurora primeggia in Campania, Basilicata e Sicilia. Il nome Giulia resta stabile al terzo posto, ma non è il preferito in alcuna regione italiana. Anche gli stranieri, sottolinea il rapporto, utilizzano spesso nomi italiani. »Si chiamano prevalentemente Adam, Rayan, Youssef ma anche Matteo, Leonardo, Luca, Alessio e Mattia i bambini stranieri nati da genitori residenti nel nostro Paese - scrive l'Istat -. Anche per le bambine straniere nate in Italia il nome prevalente è Sofia, come nella graduatoria dei nomi delle bambine italiane, seguita da Sara, Aurora e Malak.

 

 

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