Piano casa, ok dal Ministero: ora la palla passa ai comuni pugliesi

Dopo il chiarimento con la Soprintendenza, Lacatena fa sapere che la nuova legge sulle ristrutturazioni non sarà impugnata. Ieri l’evento a Bari per illustrare il Piano agli amministratori locali. Dal palco Emiliano rilancia: incentiviamo le demolizioni

Piano casa, ok dal Ministero: ora la palla passa ai comuni pugliesi
di Alessandra LUPO
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Mercoledì 14 Febbraio 2024, 23:00 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 20:26

«Il piano casa non verrà impugnato dal governo»: lo ha confermato il consigliere regionale pugliese, delegato all'urbanistica, Stefano Lacatena. Un chiarimento necessario dopo i rilievi del ministero arrivati nei giorni scorsi e che dopo il confronto tra la Regione e gli uffici ministeriali con cui sono state concordate quattro piccole modifiche da apportare alla legge regionale n.36 del 2023 sulla ristrutturazione ediliziache, così, potrà prendere il via. «La notizia ci riempie di orgoglio - commenta Lacatena -: il ministero della Cultura ha appena formalizzato di aver preso atto favorevolmente degli impegni assunti dalla Regione sulla legge per la ristrutturazione edilizia e, dunque, non ha altre osservazioni da formulare. Ergo, il ministero non impugnerà la legge in questione. Voglio esprimere la mia soddisfazione perché per la prima volta dopo tanto tempo il dialogo tra Roma e la Puglia sull'urbanistica ha portato ad un risultato straordinario». 

Il sospiro di sollievo per la Puglia è arrivato proprio a cavallo dell’evento organizzato al Teatro Kursaal Santalucia di Bari proprio da Lacatena per far conoscere meglio la legge regionale, mettendo a confronto la platea di sindaci, assessori, rappresentanti dell’Anci, tecnici, associazioni e operatori del settore proprio con i tecnici che ci hanno lavorato: Paolo Garofoli, direttore del Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana della Regione Puglia e Luigia Brizzi, dirigente sezione Urbanistica della Regione Puglia. I due dirigenti hanno illustrato l’iter politico e amministrativo del Piano, entrando nelle pieghe della ratio utilizzata dall’ente nelle scelte sulla premialità e zonizzazione. Ma hanno anche fornito ai Comuni le informazioni necessarie per procedere all’adozione del Piano, visto che al momento solo Oria ha fatto il grande passo. Mentre in altre realtà importanti, da Foggia a Monopoli, hanno avviato un percorso di conivisione della delibera prima di approvarla in Consiglio comunale. «È importante per noi, ma soprattutto per la Puglia: Comuni, operatori del settore, imprese e cittadini potranno contare su uno strumento normativo chiaro e stabile nel tempo. Una legge che darà un impulso importante all’economia della Puglia e che ci proietta verso il prossimo obiettivo che abbiamo: dotare la nostra Regione di una nuova legge urbanistica - ha proseguito Lacatena -. È un progetto ambizioso e lo realizzeremo».

La proposta di Emiliano: incentivae le demolizioni


Sul palco anche il presidente della Regione, Michele Emiliano, visibilmente soddisfatto del risultato raggiunto, anche mettendo in moto un meccanismo politicamente trasversale, come la scelta di Lacatena come delegato all’Urbanistica preferendo di fatto la linea risoluta dell’ex capogruppo di Forza Italia in Consiglio, passato alla civica emilianiana “Con”, a quella più ponderata dell’assessora all’Urbanistica di Sinistra Italiana Anna Grazia Maraschio. «La legge sulla ristrutturazione edilizia, che la Giunta regionale ha proposto e fatto votare dal Consiglio - spiega Emiliano -, ha definitivamente risolto la saga del Piano Casa che il Governo nazionale ha impugnato più volte. Si tratta di una legge rivoluzionaria nella quale i Comuni hanno un ruolo centrale; possono indicare le aree a seconda delle zonizzazioni nelle quali immobili vetusti o inutili possono anche essere demoliti con vantaggio della bellezza e della vivibilità, consentendo poi di ricostruire quegli stessi volumi con premialità molto importanti, a seconda appunto delle funzioni indicate: turistiche, residenziali, industriale, servizi, eccetera. Davvero una norma importante - ha proseguito il presidente - che peraltro è il frutto dell'attività del consigliere delegato all’urbanistica Stefano Lacatena, degli uffici, del direttore Paolo Garofoli e dell'ingegner Brizzi. Oggi sottoponiamo la legge all’attenzione di tutti gli operatori del settore che erano stati bloccati da una serie di incidenti davanti alla Corte Costituzionale che avevano bloccato l'attività edilizia e confuso gli uffici tecnici dei comuni». 
Emiliano è un fiume in piena e affronta anche il nodo abusivismo. La Regione, infatti, che ha in ballo con il Ministero anche la partita sulla sanatoria edilizia senza la doppia conformità su cui sono arrivati una serie di rilievi. Ma per il governatore la questione andrebbe affrontata anche diversamente: ad esempio approvando una legge nazionale che incentivi i proprietari di immobili abusivi alla demolizione (per cui alle amministrazioni mancano i fondi) in cambio di cubatura trasferibile in zone edificabili. «Una sorta di amnistia - conclude il presidente- come quella di Togliatti con i fascisti». 
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