Emiliano vara la nuova giunta: fuori Palese e Maraschio. Tre le nuove assessore: Ciliento, Triggiani e Matrangola

Emiliano vara la nuova giunta: fuori Palese e Maraschio. Tre le nuove assessore: Ciliento, Triggiani e Matrangola
di Alessandra LUPO
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Martedì 23 Aprile 2024, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 19:53

Sono tre donne le nuove assessore scelte da Michele Emiliano per il rimpasto di Giunta. Si tratta di Serena Triggiani, cui andrà la delega all’Ambiente, Ciclo rifiuti e bonifiche, Vigilanza Ambientale, Parchi, Rischio industriale, Politiche abitative, Crisi industriali e Politiche di genere; Viviana Matrangola, dirigente di Libera e figlia della vittima di mafia Renata Fonte, cui andrà la delega a Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Legalità e Antimafia sociale e infine la consigliera del Pd Debora Ciliento, che prenderà la delega ai Trasporti e Mobilità sostenibile che era di Anita Maurodinoia

Restano dunque fuori dall'esecutivo Rocco Palese, la cui delega alla Sanità resta per ora in capo al presidente. E Anna Grazia Maraschio di Sinistra Italiana, scelta che potrebbe esacerbare le tensioni con Nichi Vendola e i suoi.

Il lungo pomeriggio di incontri e dimissioni

Il primo ad accogliere l'invito, se così possiamo chiamarlo, arrivato da Michele Emiliano a rassegnare le dimissioni è stato Rocco Palese. L'assessore alla Sanità, già in predicato di rimozione essendo uno dei due tecnici nell'esecutivo, ha infatti rimesso la sua delega: «Considerata l’attuale situazione politica ho ritenuto opportuno formalizzare le mie dimissioni da assessore, anche nella speranza che questo possa favorire una più rapida soluzione che consenta al Governo regionale di riprendere e continuare a lavorare per il bene dei cittadini pugliesi. Il mio apporto a questo Governo regionale è sempre stato di carattere esclusivamente tecnico, non certo politico, ma proprio perché comprendo la difficoltà dell’attuale situazione politica, con lo stesso spirito di servizio con cui accettai di entrare in Giunta, ho rassegnato le dimissioni.

Mi auguro - conclude -, e sono certo, che il Presidente Emiliano saprà assumere le scelte migliori per continuare su questa strada non solo in campo sanitario e sempre avendo come unico obiettivo il bene dei pugliesi».

I primi nomi della nuova giunta: Matrangola alla Legalità

Michele Emiliano ha incassato il primo sì da una delle figure tecniche di alto profilo in materia di legalità che si innesteranno nell’esecutivo regionale: si tratta di Viviana Matrangola, figlia dell’assessora neretina Renata Fonte, simbolo della legalità e della difesa del territorio assassinata nel 1984 a Nardò mentre da assessora si batteva contro un tentativo di speculazione a Porto Selvaggio.

Matrangola, dipendente comunale del comune di Nardò, dove si occupa dei servizi bibliotecari, è anche una dirigente di Libera. A lei andrà l’assessorato alla Legalità richiesto dal M5S e quello alla Cultura che sinora è rimasto nelle mani del presidente. Un assessorato nato appositamente per dare un segnale al M5s dopo la bufera giudiziaria che ne ha determinato l'uscita dalla maggioranza regionale.

Tupputi passa all'opposizione

Intanto su Emiliano, alle prese con il rebus del rimpasto, pesa la mozione di sfiducia che domani sarà depositata dal centrodestra. Un’opposizione sempre più aggressiva nei confronti del presidente e che da oggi potrà contare su una pedina in più: Giuseppe Tupputi. L’ex capogruppo di “Con” dopo l’abbandono della civica ha appena dichiarato che passerà tra le file dell’opposizione. 

Campo nuovo capogruppo Pd

Intanto nel primo pomeriggio di oggi il Pd in Regione ha tenuto una riunione del gruppo consiliare in cui ha deciso che il nuovo capogruppo sarà Paolo Campo. Paolo Campo prende il posto del dimissionario Filippo Caracciolo (su cui pesava una richiesta di espulsione da parte del partito nazionale per l'indagine che lo ha visto coinvolto). Ma il Pd dovrà anche decidere chi indicare per la successione in Giunta ad Anita Maurodinoia e chi prenderà invece il posto alla presidenza della commissione Ambiente dopo l'abbandono di Michele Mazzarano, anche lui dimissionario.

M5S PUGLIA, NON VOTEREMO LA MOZIONE DI SFIDUCIA A EMILIANO

«Non possiamo votare una mozione di sfiducia per l'operato della giunta regionale. E non accettiamo alcun tipo di lezione e tentativi di strumentalizzazione dal centrodestra. Abbiamo lasciato il perimetro della maggioranza e rimesso le deleghe, ma questo non vuol dire, come ribadito anche dal presidente Conte, rinnegare il lavoro fatto sia dall'assessora Barone che dalla consigliera delegata Grazia Di Bari in questi anni». Lo dichiara all'ANSA il capogruppo del M5s in Consiglio regionale pugliese, Marco Galante, commentando la mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano che il centrodestra ieri ha annunciato che depositerà entro domani. Ieri il centrodestra ha anche «invitato» il M5s a votare la mozione dopo essere usciti dalla maggioranza. «Un lavoro - prosegue Galante - che invece è importante e va riconosciuto, come stanno facendo i tanti cittadini che stanno scrivendo alle nostre consigliere per ringraziarle di quanto fatto».

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