Tap, domani la decisione del Governo. L'ultima mossa di Potì: tavolo con esperti, tecnici e giornalisti

Tap, domani la decisione del Governo. L'ultima mossa di Potì: tavolo con esperti, tecnici e giornalisti
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Martedì 16 Ottobre 2018, 17:47 - Ultimo aggiornamento: 19:37

Arriverà domani, mercoledì 17, il parere finale del Ministero dell’Ambiente sul cantiere del gasdotto Tap in Puglia. Gli uffici tecnici stanno esaminando nuovamente se sono state rispettate da Tap tutte le prescrizioni ambientali. Il controllo era già stato effettuato questa estate e non erano emerse irregolarità. Ieri sera sera tuttavia il sindaco di Melendugno Marco Potì e i parlamentari pugliesi e consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal premier Conte e dai ministri per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi, e dell’Ambiente, Sergio Costa, entrambi pentastellati. In quell’occasione i rappresentanti pugliesi hanno ribadito le loro accuse di irregolarità da parte della Tap, e il ministro Costa ha deciso un supplemento di istruttoria. «Nel giro di 24-36 ore daremo una risposta», aveva detto Costa al termine dell’incontro, nella tarda serata di lunedì.
Il Comune di Melendugno chiede al Ministro dell’Ambiente Costa la convocazione urgente di un tavolo tecnico pubblico alla presenza degli esperti, dei tecnici del Comune, di Arpa Puglia, della Regione Puglia, del ministero dell’Ambiente e della stampa. «In modo che i giornalisti - spiega il sindaco Marco Potì - possano prendere direttamente consapevolezza di quanto stiamo sollevando e per dimostrare che il progetto si deve bloccare non per volontà politica ma per violazione di legge da parte di Tap. «Il tavolo pubblico serve - rimarca Potì - per mettere in luce le violazioni di legge che Tap ha perpetrato con l’obiettivo di realizzare il gasdotto e l’eccesso di potere da parte del Ministero dell’Ambiente in sede di non assoggettabilità dell’opera a Via».
Da Melendugno si sta provvedendo ad inviare i primi documenti richiesti ieri dal Ministero dell’Ambiente, in particolare quelli relativi alla questione della mancata rappresentazione del reale stato delle praterie di Posidonia e Cymodocea, habitat protetto dall’Ue. Tra i documenti che si faranno pervenire al Ministero, anche le delibere di giunta comunale che richiedono l’istituzione del Sic e l’ordine del giorno in Consiglio regionale con le mappature fatte da Arpa a San Foca e inviate al Ministero dell’Ambiente. Tutta documentazione - prosegue Potì - «già portata a conoscenza anche della Procura di Lecce».

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