A San Foca la rabbia dei No Tap: bruciate le foto dei parlamentari e il simbolo M5s. «Lezzi, vattene dal Salento»

A San Foca la rabbia dei No Tap: bruciate le foto dei parlamentari e il simbolo M5s. «Lezzi, vattene dal Salento»
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Domenica 28 Ottobre 2018, 13:04 - Ultimo aggiornamento: 22:23

«Questa terra non è in vendita», «M5s dimettetevi»: è quanto scritto sui manifesti degli attivisti No Tap che hanno organizzato la manifestazione di questa mattina sul lungomare di San Foca di Melendugno contro il governo Conte e contro la costruzione del gasdotto Tap che ha recentemente ricevuto l'avallo di legittimità dall'esecutivo. Il sit-in davanti alla Torre della marina di Melendugno, luogo simbolo delle battaglie dei No Tap.

Le foto bruciate. Alcuni attivisti hanno bruciato le proprie tessere elettorali e le foto che ritraevano i volti dei parlamentari del M5S eletti in Salento, compresa quella del ministro del Sud, Barbara Lezzi, e il simbolo del Movimento pentastellato. Lo hanno fatto perché - hanno spiegato - si sentono traditi da coloro che aveva promesso in campagna elettorale che il gasdotto Tap sarebbe stato bloccato in due settimane, invece il governo Conte ha ora avallato la costruzione dell'opera.
Secondo i dati forniti dalle forze dell'ordine presenti a San Foca, i partecipanti alla manifestazione sarebbero circa 300. Secondo il portavoce dei No Tap, Gianluca Maggiore, sul lungomare della marina di Melendugno sono accorse circa 500 persone. Maggiore ha lanciato ai mille diportisti che hanno le imbarcazioni ormeggiate nel porto della marina, un appello a «sostenere la lotta del movimento contro la realizzazione del gasdotto» che collegherà il Mar Caspio all'Italia con approdo su una spiaggia di San Foca. 
 

 


Lezzi nel mirino. «Barbara Lezzi, vattene dal Salento»; «questo meritate, questo meritate, il fuoco»: lo hanno urlato gli attivisti No Tap a San Foca mentre bruciavano la bandiera con il simbolo del M5S. Obiettivo principale dei manifestanti è la ministra salentina Barbara Lezzi, con delega al Sud, che durante la campagna elettorale aveva promesso che i pentastellati, una volta al governo, avrebbero fermato la costruzione del gasdotto Tap.

La reazione di Salvini. Per il ministro dell'Interno Salvini «il fuoco non è mai la soluzione, il fuoco e le minacce non sono mai le risposte a niente».

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