La violenza nei confronti delle donne continua a far registrare numeri spaventosi, e la Puglia non fa eccezione. A confermarlo, d'altra parte, era stato il monitoraggio effettuato dall'Ufficio Statistico della Regione Puglia con i Centri antiviolenza. Anche per il 2021, la violenza in Puglia continua ad avere la sua matrice trasversale a età, titoli di studio, condizione lavorativa.
I numeri drammatici
L'incidenza più alta, tuttavia, si registra in età compresa fra i 30 e i 49 anni (56,7%).
Anche violenza psicologica
Nel 2021, la violenza psicologica è al primo posto con il 45% dei casi, seguita al secondo posto da quella fisica (40,1%) e al terzo posto dallo stalking (6,9%). La violenza psicologica si posiziona al primo posto anche quale seconda violenza subita, con addirittura il 51,1% dei casi. Il balzo registrato nel 2020 in questa forma di violenza e il trend di crescita del 2021 sono sicuramente legati al periodo pandemico che, limitando la libertà individuale, ha certamente esacerbato e fatto emergere situazioni di violenza agite in ambito familiare. Altro dato da evidenziare è la violenza economica denunciata dal 46,8% dei casi quale terza forma di violenza subita. E i femminicidi? Quello di Donatella Miccoli è il 31esimo caso in Italia nel 2022. Solo nell'ultima settimana sono state uccise quattro donne.
«C'è un pacchetto di norme concordato nel dicembre scorso dalle ministre che offre strumenti più incisivi per arginare la violenza, incoraggiare le donne a denunciare e al tempo stesso dare alla magistratura e alle forze dell'ordine la possibilità di fermare gli aggressori prima che feriscano e uccidano», aveva detto nei giorni scorsi scrive la ministra per il Sud e la Coesione territoriale Mara Carfagna. «Sono passati poco più di sei mesi dalla messa a punto di quel disegno di legge. In questi sei mesi, secondo il report del Servizio analisi criminale della Polizia aggiornato al 12 giugno, quasi 50 donne e ragazze sono state assassinate in ambito familiare/affettivo, cioè da ex-partner o ex-mariti. Non so se e quanti di quegli omicidi avrebbero potuto essere evitati - prosegue la ministra - so che è urgente, indifferibile, accelerare l'iter dell'approvazione di quelle misure, attualmente ferme alla fase delle audizioni in Commissione Giustizia del Senato. Sotto il profilo politico, il pacchetto anti-violenza è sostenuto da autorevoli esponenti di tutti i partiti della maggioranza e dunque, non dovrebbero esserci problemi per una rapida discussione e approvazione».