Terme, tutti i benefici dell'acqua: 5 semplici regole per ottenere il massimo

La parola d'ordine è idratarsi: bere, ma anche immergersi nelle vasche delle Spa

Terme, tutti i benefici dell'acqua: 5 semplici regole per ottenere il massimo
di Stefano Ardito
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Giovedì 9 Marzo 2023, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10:47

Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua, l’elemento sinonimo di vita e benessere.

Componente fondamentale per il nostro organismo. D’altronde, ricordiamo, siamo composti per il 65% di acqua. Ma con il passare degli anni la sua quota si riduce progressivamente. I suoi numerosi ruoli: lubrifica articolazioni e muscoli, previene la secchezza della bocca (fondamentale nella deglutizione), assicura la compattezza della pelle, regola la temperatura corporea, aiuta la digestione, mantiene in equilibrio la pressione sanguigna, previene danni ai reni, trasporta le sostanze nutritive nel corpo e aumenta le prestazioni fisiche. Ecco perché non dobbiamo mai, sia a riposo sia sotto sforzo, separarci dalla borraccia d’acqua.

«Anche d’inverno e in primavera è importante mantenere un buon livello di idratazione del nostro corpo – ricorda il professor Giorgio Sesti, presidente della Società italiana di Medicina interna – È sempre necessario assicurare un buon introito di liquidi. È importante ricordarsi di bere senza aspettare di avvertire la sete. Si tratta, infatti, di uno stimolo che è già di per sé sintomo di disidratazione. Ricordarsi di bere con regolarità durante la giornata per mantenere sempre bilanciato l’equilibrio tra liquidi in uscita e in entrata». L’acqua, dunque, nostra indispensabile risorsa naturale. Non solo quando la beviamo ma anche quando ci immergiamo. Dal mare alle terme. Queste acque, oltre a rafforzare il sistema immunitario, hanno il potere di contrastare le patologie della pelle, le vasculopatie, le malattie artroreumatiche e respiratorie.

Non dimenticando il benessere e il relax che regalano a corpo e mente. Sia la parte più propriamente medica sia la Spa. Secondo l’Oms “la medicina termale è una delle più antiche forme di terapia dell’Occidente e in tal senso è da considerarsi una medicina tradizionale”.

Prima di scegliere in quale centro andare meglio sapere qual è la composizione delle acque. La differente composizione di minerali fa sì che si dividano in sulfuree, salse, solfate carboniche, ferruginose e bicarbonate. Dalla composizione chimica dell’acqua dipendono gli stimoli ormonali e biochimici. Quanto stare in acqua? Molto dipende dalla temperatura: più sale e minore dovrebbe essere il tempo di permanenza. Se è intorno ai 35-36 gradi fare un bagno di 20 minuti al massimo. Si potrebbe rischiare un forte calo di pressione, ricordano gli specialisti. Uscire e poi rientrare. La temperatura elevata delle acque influenza specialmente la vasodilatazione cutanea e la circolazione sanguigna muscolare. Favorendo, così, il rilassamento del muscolo liscio e striato. E diminuendo la pressione. Dopo il bagno è indispensabile il riposo per la reazione del corpo di almeno una decina di minuti. Meglio se sdraiati ben coperti in una zona non fredda. Attraverso la sudorazione l’organismo attiva una serie di adattamenti vascolari. Permettendo l’eliminazione di acqua, scorie e sostanze tossiche presenti nel nostro corpo.

Reidratarsi appena usciti dalla vasca.  Le terme sono una sorta di immersione green. Ottimale è abbinare i bagni o i fanghi a passeggiate all’aria aperta di almeno 30-45 minuti. Gli effetti benefici aumentano – come si legge in una ricerca del Monitor of Engagement with the Natural Environment condotto da un team di ricercatori dell’European Centre for Environment and Human Health (UK) – con l’aumentare del tempo trascorso in spazi naturali. L’abbinamento permette ai muscoli di allenarsi e, allo stesso tempo, rilassarsi. L’acqua termale riesce, infatti, a rilassare la muscolatura e a ridurre il dolore causato da un problema articolare o muscolare. L’aumento della temperatura corporea scatena la produzione di endorfine che hanno un’azione analgesica. La mente, in queste condizioni, dovrebbe cominciare a lasciare andare i pensieri concentrando l’attenzione solo sul corpo e le sensazioni che si provano. In qualche modo, spegnere il cervello, fermare il flusso di immagini e parole che produce la mente, concentrarsi sul corpo e sulle sue funzioni, prendere consapevolezza del respiro.

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