Alice canta Battiato al Petruzzelli

Alice canta Battiato al Petruzzelli
di Eraldo MARTUCCI
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Domenica 19 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:37

La prima volta di Alice fu alla Mostra Internazionale di Venezia 1971, quando ancora si chiamava con il suo vero nome, Carla Bissi. Poi venne la partecipazione al Festival di Sanremo 1972 con “Il mio cuore se ne va”, a cui seguirono il cambio della casa discografica e qualche canzone di discreto successo. Ma l’anno della definitiva consacrazione è il 1980, grazie all’incontro fondamentale con Franco Battiato e il suo violinista e arrangiatore Giusto Pio. Con l’album “Capo Nord”, e il singolo “Il vento caldo dell’estate”, il cantautore siciliano la aiutò infatti a cucirsi addosso un’immagine e un repertorio vincenti che la portarono, pochi mesi più tardi, al primo posto a Sanremo con “Per Elisa”. Un rapporto di collaborazione che si trasformò ben presto in un legame di profonda amicizia. 

E quella speciale affinità artistica e spirituale ritorna nel concerto “Alice canta Battiato”, il suo nuovo live tour 2023 nei teatri italiani che oggi alle 21 approda al Petruzzelli per la 81ª stagione della Camerata Musicale Barese. Alice sarà accompagnata da Carlo Guaitoli al pianoforte e da Chiara Trentin al violoncello.

Il 14 aprile la nuova versione dell'album "Eri con me"

Il tour rappresenta il naturale proseguimento dell’album “Eri con me”, dove l’artista canta sedici canzoni di Franco Battiato, che il prossimo 14 aprile uscirà in una nuova versione in doppio vinile colorata “lotus white”. Fra i brani in scaletta ci sono appunto quelli tratti dal recente album, come “Da Oriente a Occidente” e “Sui giardini della preesistenza”, e altri che invece da molto tempo appartengono al repertorio live e discografico di Alice, come “La cura”. Ovviamente non mancano le canzoni dai diversi periodi compositivi di Battiato, quelle nate dalle loro numerose collaborazioni (come appunto “Per Elisa” e “I treni di Tozeur”) e anche i brani che Battiato ha scritto più recentemente per Alice: “Veleni” e “Eri con me”, che dà il titolo all’album e al tour.

«Ora più che mai è mio profondo desiderio essere semplice strumento insieme a Carlo Guaitoli, per quel che possiamo cogliere e accogliere – afferma Alice - di ciò che Franco Battiato ha trasmesso attraverso la sua musica e i suoi testi, in questo suo straordinario passaggio sulla Terra». 

Ritornando all’edizione del 1981, si deve ricordare che il Festival proprio quell’anno iniziava lentamente a uscire da un periodo decisamente anonimo: ripresero così l’interesse del pubblico e la fiducia dei discografici anche per la presenza di alcuni esordienti “doc” come Eduardo De Crescenzo, Michele Zarrillo, Fiorella Mannoia e Luca Barbarossa.

«Oltre ovviamente ad Alice – ricorda il critico Christian Calabrese - Franco Battiato e Giusto Pio intuiscono che è arrivato il momento di inviare a Sanremo non una canzone fatta apposta per la giuria, ma una vera canzone d’autore.

Che, contro ogni pronostico, vince la manifestazione. Il titolo fa pensare a Beethoven ma Beethoven, in realtà, non c’entra assolutamente nulla. La storia è quella del classico triangolo (lui, lei, l’altra), ma la novità sta nel linguaggio, nel modo in cui la “lei” sconfitta cerca di far capire come sia “lui” il vero perdente… lo sconvolgimento della forma-canzone tradizionale e un largo utilizzo dell’elettronica nell’arrangiamento fanno il resto. Per il pubblico televisivo e per quello delle giurie è un piccolo choc, per la ex Alice Visconti e per l’ancora più ex Carla Bissi, arriva il sapore della vittoria dopo dieci anni».

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