Figaro e Taranta: Rossini incontra Elio e l’Orchestra

Figaro e Taranta: Rossini incontra Elio e l’Orchestra
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Sabato 21 Luglio 2018, 22:13

Dopo il successo di Giulietta e Romeo per l’inaugurazione, il Festival della Valle d’Itria ha proposto stasera a Martina Franca “Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia”, una libera rivisitazione del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini e di quello di Paisiello: con Elio l’opera lirica incontra la Notte della Taranta e il Carnevale di Putignano.
Si tratta di un nuovo progetto drammaturgico a cura di Gianmaria Aliverta, al quale è affidata anche la regia, con la partecipazione straordinaria di Elio per uno spettacolo volutamente pop, in cui si fondono il sapiente ordine del ritmo rossiniano con la percussiva tradizione musicale del tarantismo e in cui c’è posto, oltre che per Rossini, Paisiello e Stendhal, anche per i danzatori della Taranta. Strumenti e prassi esecutive tradizionali (con l’Orchestra popolare “La Notte della Taranta”) e classiche (con l’Orchestra Ico della Magna Grecia) fonderanno i loro suoni sotto la guida del direttore Giuseppe Grazioli.
I testi sono stati ideati da Francesco Micheli, il progetto scenico da Benito Leonori e i costumi da Sara Marcucci e Francesco Bondì. Il cast include Daniele Terenzi nel personaggio di Figaro, Maria Aleida come Rosina; e poi Marco Filippo Romano (Don Bartolo), David Ferri Durà (il Conte d’Almaviva), Peter Kellner (Don Basilio), Hannah Fraser (Berta) e Davide Gasparro (Ambrogio). L’iniziativa segna per la prima volta l’unione di tre grandi istituzioni culturali pugliesi: la Fondazione “La Notte della Taranta”, la Fondazione “Carnevale di Putignano” (il più antico d’Europa) e naturalmente il Festival della Valle d’Itria.
Elio - che da oltre un anno è impegnato con Micheli in tutta Italia con un ampio progetto di divulgazione dell’opera - impersonerà la tarantola che, a seconda dei personaggi che si troverà davanti, deciderà se il suo morso sarà d’amore o di dannazione, incalzato dal ritmo potente dell’Orchestra della Taranta e dalla musica di Rossini.
«L’intera operazione mira al coinvolgimento del maggior numero di persone possibile - dice il regista Gianmaria Aliverta - anche quanti non sono abituali frequentatori della lirica. La storia prende avvio da un antefatto: siamo in un paesino del Sud Italia, dai fasti magnogreci, dove un giovane di nome Bartolo viene morso da una tarantola dagli spiccati poteri taumaturgici che gli inietta un’infinita voglia di amare. Presto incontra la sua anima gemella con cui intraprende un’appassionante storia d’amore ma, durante un Carnevale, un carro separa i due innamorati che si perdono nella folla senza più riuscire a ricongiungersi».
 

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