La pandemia raccontata dai ragazzi. Come in un film

La pandemia raccontata dai ragazzi. Come in un film
di Alessandra LUPO
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Venerdì 10 Giugno 2022, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 10:52

L'immaginario dei ragazzi nella realtà negata e al contempo aumentata della Pandemia. Un racconto corale che i registi Davide Barletti e Gabriele Gianni hanno affidato a un gruppo di preadolescenti, protagonisti e narratori in prima persona del film documentario "Nulla di Sbagliato", prodotto da Cinemovel in associazione con Ciai e Con i Bambini.
La pellicola sarà proiettata in anteprima 14 giugno al Biografilm Festival di Bologna ed è un viaggio introspettivo nelle vite e nei pensieri di un gruppetto di undicenni che attraversano quella delicata fase di passaggio dall'infanzia all'adolescenza. Un passaggio che com'è noto è stato in parte accelerato e in parte complicato dalla Pandemia.
La surreale situazione del 2020 ha fatto irruzione nel progetto Saltaclasse, ideato da CIAI e selezionato da Con I Bambini, che prevedeva una serie di Laboratori di cinema che coinvolgono classi prime di scuole medie in varie città d'Italia. Con lo scoppio della pandemia e la scomparsa dei momenti d'incontro nacque allora l'idea di sviluppare I Diari del Tempo, consegnare ai 300 ragazzi coinvolti uno strumento con cui poter raccontare i propri pensieri ed emozioni attraverso il tempo passato, presente, futuro ed i loro sogni. I Diari del Tempo non rimangono solo su carta, ma si trasformano in video-racconti raccolti e catalogati su una piattaforma dedicata (www.diarideltempo.eu). Poi la regìa ha di Barletti e Gianni ha fatto il resto.

Un racconto intimo e potente


Quello che ne emerge è un commovente collage di pensieri ed emozioni girato in prima persona. Uno spiraglio sulla visione, la poetica e nei sentimenti dei piccoli registi, con trovate talvolta sorprendenti sia dal punto di vista tecnico che narrativo. «Per me il tempo è una porta che si può aprire e chiudere: se si apre c'è il futuro e se si chiude c'è il passato e se non si lascia né aperta né chiusa c'è il presente», racconta Beatrice, 11 anni, una delle protagoniste. Ma c'è anche Serena che canta Magnifico difetto di Brano di Benji & Fede.
«Il film parla a noi adulti che viviamo in un mondo razionale. Attraverso il film riusciamo a rivivere quelle emozioni che hanno segnato il nostro passato e a capire meglio il presente dei ragazzi», raccontano i due registi, Barletti è salentino ed è uno dei fondatori della Fluid Video Crew Produzioni Audiovisive Indipendenti. Ha all'attivo circa 50 lavori, tra cui perle indimenticabili come Italian Sud Est ma anche lungometraggi come Fine Pena Mai. Il suo linguaggio preferito, però, è sempre stato quello della raltà. Gabriele Gianni è invece direttore creativo per Cinemovel Foundation dei laboratori di cinema realizzati nell'ambito del progetto tu6scuola.
«I protagonisti - spiegano ancora gli autori -, con le loro storie, aprono le porte a un mondo dimenticato, dove l'immaginazione e le emozioni posseggono ancora un potere magico che l'adolescenza porterà via, una dimensione fragile che il tempo ha cancellato, dove la morte di un pesce rosso diventava un evento immenso con il quale confrontarsi. Questo film vuole provare a raccontare cosa hanno vissuto i preadolescenti della generazione Covid», Il montaggio è di Mattia Soranzo. Assistente Giulia Epifani. In estate il film parteciperà alla rassegna Libero cinema in libera terra, e da settembre verrà proiettato nelle scuole.
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