Solidarietà e pop star Taranta in campo anche per i bambini

Solidarietà e pop star Taranta in campo anche per i bambini
di Ilaria MARINACI
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Mercoledì 25 Luglio 2018, 19:05
L'edizione 2018 della Notte della Taranta si distinguerà dalle precedenti per un superospite internazionale come la cantautrice statunitense LP e per un'iniziativa benefica che porterà una ricaduta sociale immediata sul territorio accanto a quelle economiche e turistiche già note.
Due novità rese possibili dalla partnership stretta quest'anno fra la Fondazione grika che organizza l'evento più atteso dell'estate pugliese e Banca Intesa San Paolo Banco di Napoli, svelate entrambe ieri mattina in un incontro ospitato dalla filiale di Lecce in Piazza Sant'Oronzo e preceduto da un flash mob dei danzatori del corpo di ballo della Notte della Taranta, che si sono esibiti prima sull'ovale della Lupa e poi fuori e dentro la banca.
Alla conferenza hanno preso parte il presidente della Fondazione Ndt Massimo Manera, il direttore regionale per il Sud di Intesa Sanpaolo Francesco Guido, l'assessore regionale alla Cultura Loredana Capone, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini, più la direttrice del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell'Ospedale Vito Fazzi Assunta Tornesello e il presidente della Onlus Per un sorriso in più Antonio Giammarruto. Proprio loro sono i destinatari della raccolta fondi che caratterizzerà questa edizione, promossa da Intesa San Paolo. Scopo è l'implementazione di una piattaforma per collegare il reparto con tutti i centri di eccellenza nel mondo che studiano e curano casi simili di neoplasie infantili. Un modo per cercare di ridurre i cosiddetti viaggi della speranza facendo dialogare gli specialisti e condividendo i risultati di ricerche e sperimentazioni, ma mettendo in contatto anche le famiglie dei piccoli pazienti. Obiettivo minimo è raggiungere la cifra di 60mila euro con l'auspicio di fare di più, se si riuscirà, sia pure last minute, ad attivare per la notte del Concertone il prossimo 25 agosto l'sms solidale. «Uno dei nostri obiettivi ha dichiarato Guido è condividere le passioni dei nostri clienti soprattutto quelli più giovani e, dopo l'esperienza come sponsor del programma tv X-Factor e del festival Viva! In Valle d'Itria, abbiamo puntato sulla più grande festa popolare d'Europa. Di norma le sponsorizzazioni si esauriscono in un logo, invece noi abbiamo voluto promuovere una raccolta fondi per lasciare un segno tangibile della collaborazione con la Fondazione anche a chi non può godere della gioia di una simile manifestazione e vive un momento difficile».
Alcune filiali della banca, inoltre, ospiteranno workshop di pizzica tenuti dai ballerini della Ndt e una mostra fotografica sulle edizioni passate. Ma Intesa San Paolo ha anche candidato l'ex convento degli Agostiniani di Melpignano, dove ogni anno si tiene il concertone finale, alla campagna Luoghi del Cuore del Fai, Se risulterà fra i più votati, l'istituto bancario e la fondazione milanese ne finanzieranno il restauro.
A Manera il compito di annunciare la presenza di LP. «Abbiamo fatto uno sforzo, la corteggiavamo da mesi e ha detto il presidente grazie anche all'apporto di Intesa San Paolo siamo riusciti a portare nel Salento, forse, l'ospite più importante di questi 21 anni. Noi speriamo che questa collaborazione con la banca ci aiuti anche a meglio valorizzare il nostro marchio. Ricordo che uno studio di Confcommercio e di due università l'anno scorso ha ribadito che per ogni euro speso per la Notte della Taranta c'è un ritorno di 4,3 euro».
Sul progetto di Taranta Solidale la soddisfazione della Capone, che ha evidenziato la creazione di un'altra rete come quella già messa in piedi fra le fondazioni partecipate della Regione Puglia. «La cultura può e deve compiere le sue battaglie sociali, può e deve mettere insieme l'economia con la solidarietà. Ecco che, allora, vedere la Fondazione Notte della Taranta lavorare insieme a Intesa Sanpaolo, all'associazione Per un sorriso in più onlus e all'Asl di Lecce ad un progetto per i bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia pediatrica del Vito Fazzi fa bene al cuore e lascia qualcosa che rimane. Perché la musica è innanzitutto connessione, dialogo e non può non ispirare concreta e profonda solidarietà».
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