Alessandra Amoroso: «Sono felice: canto emozioni che sono vere»

Alessandra Amoroso: «Sono felice: canto emozioni che sono vere»
di Claudia PRESICCE
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Domenica 14 Ottobre 2018, 12:12 - Ultimo aggiornamento: 15 Ottobre, 20:21

Sono felice: due semplici parole venute fuori da labbra che sorridono, sospirando con quel candore di chi guarda al mondo senza sovrastrutture, retro pensieri, intellettualismi arzigogolati. Mentre Alessandra Amoroso si racconta sembra di trovarsi davanti ad un inatteso inno alla gioia, ad un elogio puro dei mille colori e delle cose semplici che riempiono in fondo la vita di tutti. Sarà per questa gioia che la accende dentro e le scalda la voce che da quando nell'ottobre di dieci anni fa è entrata nella scuola di Amici di Maria De Filippi (che l'avrebbe lanciata pochi mesi dopo nell'empireo della musica italiana) non è più uscita dalle case degli italiani.

Oggi superati i 30 anni, con tanti successi discografici all'attivo e tour con numeri da capogiro per un'artista italiana, è sempre la stessa semplice ragazza del Sud, che ama cantare, ama il mare e la sua terra, che sogna l'amore (e oggi lo vive) e che abita questa vita con l'idea che coltivare affetti e amicizie sia la chiave per risolvere qualunque situazione. Anche per questo la sua storia è stata da subito legata a quella della Big Family, la grande famiglia composta dal pubblico che la segue sempre (anche al di là della musica): Alessandra ha trovato in loro una vera famiglia itinerante, un sostegno per non sentirsi mai sola nella sua marcia trionfale nel tritatutto della vita artistica lontano da casa. E oggi sembra lei la prima fan dei suoi fans.

In questi giorni festeggia dieci anni di carriera con il suo nuovo cd 10/io: oggi è a Lecce per un incontro con i fan nella libreria Feltrinelli. E da marzo poi comincerà il suo tour in venti regioni italiane.

Cominciamo dai risultati del cd primo in classifica a pochi giorni dall'uscita: stai sbaragliando tutti ancora, e alcune tappe del tour sono già sold out

«Sì, me lo hanno detto, so che è una cosa incredibile, ma mi credete se dico che a me importa poco? Cioè quello che mi interessa davvero è sentire il calore e l'affetto di chi mi ascolta, a prescindere dai numeri che so che sono importanti, ma senza amore sarebbero cifre vuote. Sono molto felice della gioia che percepisco attorno al disco e quindi intorno a me, felice se mi raccontano che si emozionano, che si divertono, e poi mi piace sentire che siamo tutti insieme, tra bacie abbracci. La gioia più grande di questo lavoro per me è la condivisione dell'entusiasmo, e per questo amo ringraziare ogni singola persona».

Ma è vero che hai fatto arrivare un pacco regalo agli iscritti al fans club?

«Sì, sono partiti oltre tremila pacchetti, con una mia lettera personalizzata, un biglietto per il prossimo tour e il cd. È un modo per dire grazie alla casetta della mia Big Family, un gruppo nato con lo scopo preciso di fare beneficienza e veicolare amore».

Sai che questo successo non era così scontato in questo momento?

«Per me mai lo è, ad ogni nuovo progetto ho il timore di deludere le aspettative, di non essere capita, ho tante ansie. Ma non mi posso lamentare, in questi dieci anni è andata sempre bene e mi piace molto l'idea di essere cresciuta con tante persone, abbiamo fatto piccoli passetti insieme. In questi incontri ritrovo chi nel frattempo si è laureato, chi è diventata mamma, chi è ormai adulto e poi ci sono tante famiglie, genitori, nonni, zii, bambini».

Hai un pubblico trasversale, almeno tre generazioni.

«Ringraziando Dio sì. Giorni fa una bambina di otto anni mi ha detto: sai che ti ascolto da quando ero ancora in pancia? Adoro tutti i bambini che mi abbracciano come se fossi la zia, le nonne come se fossi la nipotina che avrebbero voluto, le mamme e i papà come se fossi un'altra figlia. Oggi fare dieci anni non è solo la mia festa, ma il compleanno di tutti quelli che vogliono festeggiare con me. Penso sempre che se faccio questo lavoro con questi risultati è perché c'è gente che crede in me e da sempre condivide le mie stesse emozioni».

Parliamo di queste emozioni: la tua musica sembra disegnare un'isola felice dove condividere valori puri. È così? A che cosa tieni di più?

«Sicuramente all'amore, parola chiave anche di questo disco, in tutte le sue forme. C'è l'amore dei ricordi, per persone che non ci sono più, ma che restano nel cuore, l'amore per gli amici e per la famiglia, l'amore nel dare una seconda possibilità e quello che aiuta a capire che gli uomini sono tutti uguali sotto lo stesso cielo. Credo che la gente si riconosca prima in queste canzoni e poi in me. Sente l'autenticità, perché le emozioni che canto sono vere. Prima di entrare in sala di registrazione rifletto bene sul testo che ho scelto di cantare per dimostrare quanto fa parte di me».

Se dovessi fare tu una recensione del tuo cd 10 che cosa scriveresti?

«Che è un disco più maturo che racconta di una donna più consapevole di quello che fa, con una maggiore coscienza di sé, del mondo e delle esigenze che cambiano con il tempo».

È la prima volta che il tuo produttore è anche il tuo compagno, Stefano Settepani (autore televisivo e produttore)

«Sì, lui è il mio produttore e c'è sempre stato, anche negli altri dischi, ma questa volta è tutto diverso perché stiamo insieme, mentre prima eravamo perfetti estranei. Mi sono sentita più libera di esprimermi, anche nella fase di ricerca, ho anche scritto un brano dedicato a lui: Ogni santissimo giorno. Racconta del nostro quotidiano, dei gesti che cambiano le giornate, delle nostre differenze di carattere e anche dei piccoli contrasti che si risolvono sempre quando c'è un sentimento importante».

In questo ambiente hai trovato l'amore, ma le amicizie? Catapultata poco più che ventenne in questo frullatore che cosa hai trovato?

«Non è stato facile all'inizio. Ma quando fai le cose con amore e passione, senza invidie o competizioni, penso sia semplice in qualunque ambiente di lavoro creare dei rapporti veri, delle amicizie. Ho legato profondamente con tante persone, con Annalisa per esempio che trovo leale e sincera, con la nostra Emmuccia naturalmente, poi con Fiorella Mannoia con cui l'affetto va anche oltre l'ammirazione, così come con i grandi Baglioni e Morandi, e altri. Sarebbe impossibile citarli tutti: diciamo solo che, pur mantenendo le mie amiche leccesi storiche come insostituibili, ho stretto legami meravigliosi e veri nell'ambiente di lavoro».

Che cosa cambieresti di questi dieci anni?

«Niente, va bene così. Anche le difficoltà e i momenti più bui sono serviti a farmi festeggiare questo compleanno bellissimo».

Eppure, se avessi avuto a Lecce la casa discografica, gli studi di registrazione, la tv ecc ecc...

«Fino a qualche tempo fa avrei risposto così. Oggi a Roma ho la mia casa e la mia famiglia con Stefano, sto costruendo la mia dimensione. Oggi so che la mia famiglia e gli amici qui a Lecce mi aspettano sempre, ho capito che la mia casa e la mia terra sono sempre lì e non si muovono, e ovunque io vada poi posso tornare quando voglio. Mi dannavo prima per questa lontananza, ma oggi, pur sentendo sempre la mancanza del Salento, una consapevolezza nuova mi ha rasserenata. Sarà la maturità?».

E che cosa invece ti ha reso più felice in questi anni?

«Sono stata molto fortunata di aver reso la mia passione un lavoro. Ma quello che mi rende felice è condividerla questa fortuna, viverla con gli altri e mostrare che se ci sono riuscita io possono farlo tutti. Basta provarci con un piede nella realtà e uno nel sogno: perché sognare va bene, ma mai abbandonare la realtà».
 

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