Tancredi, l'allestimento di Pizzi strega il Petruzzelli

Tancredi, l'allestimento di Pizzi strega il Petruzzelli
di Eraldo MARTUCCI
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Domenica 21 Ottobre 2018, 19:57
In Puglia “Tancredi” di Rossini era stato rappresentato solo una volta, nel 1976, come inaugurazione della seconda edizione del Festival di Martina Franca. Ed ora, nell’anno in cui si celebra il 150mo anniversario del genio pesarese, è approdato per la prima volta al Petruzzelli, dove è andato in scena ieri sera con grandissimo successo come quinto titolo dell’ottima stagione lirica 2018 curata dal sovrintendente Massimo Biscardi. Repliche stasera alle 18, martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 ottobre alle 20.30.

Punto di forza era l’allestimento che nel 1982 ha inaugurato la lunga collaborazione di Pier Luigi Pizzi con il nascente Rossini Opera Festival a Pesaro. Il grande regista era tornato altre due volte sul capolavoro di Rossini, nel 1991 e nel 1999, edizione quest’ultima scelta per il “debutto” al teatro barese che presenta il finale tragico con la morte di Tancredi. Il nome di Pizzi si lega immediatamente alla messinscena di opere barocche, con trionfi conseguiti in tutto il mondo, e appunto a Rossini.

Ed anche questa ripresa ha confermato la genialità del regista, con una sintonia incredibile tra musica e azione, che si svolgeva in una spoglia e metafisica Sicilia “greca” dai templi dorici e dai bassorilievi classici. I costumi sempre appropriati ed il perfetto gioco delle luci (affidato a Massimo Gasparon) hanno contribuito a creare tanti momenti suggestivi.

Di buon livello il giovane cast, con l’eccezione di Pietro Spagnoli, uno dei più affermati baritoni presenti sulla scena internazionale, che non a caso ha conferito al ruolo di Orbazzano una notevole autorevolezza scenica e musicale. Autorevolezza che in parte è mancata al mezzosoprano Cecilia Molinari, in possesso di una voce non molto voluminosa ma di bel colore, a cui ha aggiunto una buon fraseggio.

Ottime le prove del tenore Michele Angelini, nella parte di Argirio, e di Valentina Farcas in quella di Amenaide. Di buon livello la performance del soprano Alessia Nardin nel ruolo di Isaura. E si è ben disimpegnata anche il mezzosoprano Nazomi Kato nella marginale parte di Roggiero.

La sempre affidabile Orchestra del Teatro è stata ben diretta da José Miguel Pérez-Sierra, e come sempre eccellente la prova del Coro della Fondazione Petruzzelli guidato da Fabrizio Cassi.
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