«Vi travolgerò con la mia Euforia»

«Vi travolgerò con la mia Euforia»
di Eleonora Leila MOSCARA
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Lunedì 19 Marzo 2018, 12:41
Week end nei teatri pugliesi per l’attrice comica napoletana Barbara Foria, già protagonista di numerose trasmissioni televisive dedicate alla risata. Domenica 18 marzo salirà sul palco de La Fabbrica8 di Nardò, la nuova casa delle arti nata sotto la direzione artistica di Manuel Cirignaco, giovane imprenditore salentino, e Attilio De Razza, produttore cinematografico, fra gli altri, di tutti i film di Ficarra e Picone. Un nuovo teatro cabaret in cui la Foria porterà il suo ultimo spettacolo dal titolo “Euforia”, presentato dalle comiche di casa Ciceri e Tria: “sono felice di tornare qui a Lecce, mi ricorda i primi anni di gavetta in cui ho battuto ogni angolo d’Italia, inclusi i peggiori bar di Nardò e paesi limitrofi, - racconta l’attrice – lo spettacolo è un “meglio di”, una formula one woman show di un’ora e mezza in cui parlo di coppie e vari prototipi di donna. Oggi la donna sopra i 40 viene definita Milf anche senza figli, per me l’acronimo cambia e diventa Mo Inizia La Festa: se la donna 20enne cerca i preliminari, le 40enni cercano i supplementari e poi, si accompagnano ai 20enni, chiamale sceme”.

Ti rivedi in questo cliché?
«Io ho appena compiuto 40 anni e rientro in questo mood, resto basita davanti alla passione dei ragazzini per le donne più grandi. Mi scrivono tanti 20enni a cui mi verrebbe da dire “che c’amma ricere ijj e te?!”, ho capito che in fondo non hanno tanta voglia di parlare. È il mito anni ‘80 di Edwige Fenech e Barbara Bouchet che ritorna, noi siamo le 40enni di oggi ma, non sono attratta, “primm’ e tutt’ ce vo’ ‘o fisic per sta cu nu toy boy” ti rigirano come fosse il Cirque du soleil».

Stasera vedremo Scianel?
«Non l’ho ancora portata nei miei spettacoli, ma ormai basta una musica di Gomorra e alzare un sopracciglio per entrare nella parte. È Scianel che si impossessa di Barbara, anche durante lo spettacolo come è successo quando l’ho vista la prima volta e me ne sono innamorata».

Cristina Donadio ha apprezzato la tua parodia?
«Lei mi ha adorato da subito l’ho saputo tramite un tweet, in cui diceva che ero bravissima e amici in comune. A Napoli la parodia è diventata un cult e, dopo l’ultima edizione di Gomorra, la gente mi ferma e mi dice “non posso più guardare Scianel senza ridere”, ecco forse sarebbe meglio non dirlo a Cristina. Ora che è morta nella serie, sto cercando di farla rivivere in un paradiso dove ha pagato le mazzette a Pietro».

Quando è nata la tua passione per la comicità?
«Mia madre dice che mi ha fatto per allegria e mi piace pensare che sia nata con me la mia passione, lei mi racconta che fin da piccola mi mettevano sul tavolo per fare gli show, tutti mi venivano ad ascoltare, sognavo la scuola di Gigi Proietti e invece mi sono laureata in giurisprudenza e ho anche sostenuto l’esame di Stato. Ho sempre parodiato e imitato tutti e, infatti, non vengo presa mai sul serio, nemmeno dagli uomini. Ecco il grande dilemma della mia vita: “ma ijj so ‘na comica mic’ na pajacc”».

Quali sono i tuoi prossimi progetti?
«Inizio un film tra pochissimo, una piccola produzione che mi vede in un ruolo divertentissimo. Entro in punta di piedi nel grande schermo, dopo l’esperienza con il cine panettone di Neri Parenti, ma il mio primo amore resta sempre il teatro. E poi sto studiando la Leosini, vorrei farne una parodia tout court, lei è la diva delle dive e infatti la immagino davanti ad uno specchio che si parla come Narciso».




 
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