Lecce, col Torino il terzo ko di fila. Ma la classifica sorride ancora

Gabriel Strefezza, attaccante del Lecce
Gabriel Strefezza, attaccante del Lecce
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 13 Marzo 2023, 05:00
È proprio il caso di dire... grazie Monza. Il pareggio imposto dai brianzoli all’Hellas Verona fa tirare un sospiro di sollievo al Lecce che, al termine della giornata numero ventisei, gode ancora di un vantaggio di 8 punti sulla terz’ultima posizione della classifica di serie A, al momento occupata proprio dagli scaligeri. E così, il terzo kappaò consecutivo incassato dai ragazzi di Marco Baroni va in archivio senza aver provocato gravi danni per la permanenza dei giallorossi nell’Olimpo del calcio italiano.
L’ultima sconfitta di questo trittico avaro di soddisfazioni per i colori giallorossi è maturata ieri, all’ora di pranzo, sul green del Via del Mare davanti a circa 26mila spettatori. Capitan Hjulmand (ieri costretto ad abbandonare il campo dopo aver ricevuto una manata all’occhio) e compagni hanno ceduto il passo al Torino, un avversario che non ha fatto nulla di trascendentale per incamerare l’intera posta in palio. I ragazzi di Juric si sono limitati a capitalizzare le amnesie difensive della squadra di Baroni, protagonista di un avvio di partita da dimenticare in fretta. Nella prima occasione del match, dopo appena sei minuti di gioco, Singo ha graziato Falcone mandando il pallone sul fondo da posizione favorevole dopodiché, lo stesso protagonista, non si è lasciato sfuggire l’occasione di portare avanti la sua squadra sfruttando il vuoto lasciato dai salentini in area di rigore. Un errore di posizionamento imperdonabile che ha fatto innervosire un po’ tutti, sia sul rettangolo verde che in panchina. Il Lecce ha accusato il colpo e dopo appena tre minuti Radonjic, schierato titolare al posto dell’infortunato Karamoh, dopo aver messo a sedere Baschirotto, con un allungo straordinario, ha servito a Sanabria una palla invitante che il centravanti, senza alcuna esitazione, ha depositato alle spalle dell’incolpevole Falcone, con i difensori giallorossi rimasti a guardare. Altro erroraccio che ha mandato su tutte le furie Baroni. La partita è finita virtualmente su questo episodio perché, al netto di un paio di tiri senza pretese, indirizzati verso la porta difesa da Milinkovic, la prestazione offensiva del Lecce ancora una volta ha lasciato molto a desiderare. Ha ragione da vendere il tecnico fiorentino quando parla degli errori tecnici commessi dalla sua squadra. È altrettanto vero però che in questa fase della stagione il Lecce è diventato assai prevedibile nelle giocate. E se gli avversari poi decidono di difendere bassi allora per Strefezza e compagni diventa complicato, per non dire impossibile, produrre azioni d’attacco degne della categoria.
Non è da escludere che tra le cause di questa involuzione offensiva del Lecce, riferita esclusivamente a questo periodo della stagione, ci sia anche un problema legato alla condizione psico-fisica poco brillante di alcuni dei protagonisti che per mesi hanno tirato la carretta. E ci può stare. L’importante è rimboccarsi le maniche e fare di tutto per tornare a muovere la classifica che, a dodici turni dal traguardo, dà ancora ragione al lavoro fin qui svolto da Marco Baroni e dai suoi ragazzi.
Domenica prossima il Lecce farà visita alla Fiorentina e sarà una partita speciale per mister Baroni, fiorentino doc come lo stesso amministratore delegato Sandro Mencucci. E lo sarà ancora di più per Pantaleo Corvino, per anni responsabile dell’area tecnica del club viola fino all’avvento di Commisso. L’unico però che potrà giocarla è Youssef Maleh, prelevato a gennaio dalla Fiorentina e desideroso di dimostrare tutto il suo valore.
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