Ad oggi, va detto, il Lecce è ancora padrone del proprio destino. È chiaro però che dopo aver incassato sei sconfitte consecutive capitan Hjulmand e compagni sono chiamati ad una reazione da tramutarsi nella settima vittoria stagionale. In primis per la classifica, che comincia a destare qualche preoccupazione, e poi anche per la testa dei calciatori. Nel calcio, è noto, le gambe vanno soprattutto se va anche la testa e in questo momento il morale del gruppo non è certamente dei migliori. Ecco perché la gara con la Sampdoria rappresenta il punto di svolta della stagione della squadra giallorossa, protagonista fino al mese di febbraio di un campionato eccellente. È come se dopo il colpaccio di Bergamo contro l’Atalanta si fosse spenta la luce. Basta poco per riaccenderla e la gara odierna contro i doriani è sicuramente un’occasione da cogliere al volo.
Il Lecce è una squadra viva è lo ha dimostrato anche nella sfida della scorsa settimana contro il Napoli. La squadra giallorossa ha voglia di risollevarsi ed è pronta a dare battaglia contro qualunque avversario. Lo stesso vale anche per la Sampdoria, fanalino di coda della serie A. I ragazzi allenati da Dejan Stankovic, pur mostrando evidenti limiti tecnici e di concentrazione, hanno sempre lasciato tutto sul rettangolo verde. Salvo poi restare a mani vuote, spesso a causa di errori commessi soprattutto negli ultimi dieci minuti di gara. Superfluo dire che il Lecce si augura che i problemi dei doriani emergano pure oggi al Via del Mare.
Tra i giallorossi si profila il ritorno in mezzo al campo del francese Blin con Hjulmand in cabina di regia e probabilmente Maleh nel ruolo di mezz’ala sinistra in luogo dello spagnolo Gonzalez. In attacco Baroni starebbe pensando di dar fiducia al tridente Strefezza-Colombo-Di Francesco. Nella Samp in dubbio Zanoli e Augello mentre torna a disposizione Sabiri. Dirigerà la sfida Mariani della sezione di Aprilia con il quale il Lecce non ha mai vinto.