Concessione sul lungomare alla Green Sea
I dubbi dell’opposizione

Concessione sul lungomare alla Green Sea I dubbi dell’opposizione
di Paola CASELLA
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Lunedì 14 Maggio 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 12:21
La concessione demaniale marittima rilasciata nel novembre scorso dal Comune di Taranto alla società Green Sea finisce sotto la lente di ingrandimento di tre consiglieri comunali: Francesco Nevoli e Massimo Battista (Movimento 5Stelle) e Vincenzo Fornaro (Taranto Respira), firmatari di un’interrogazione che stamattina verrà discussa in aula.
I consiglieri dicono di aver avanzato alla Direzione Patrimonio – Servizio Demanio Marittimo richiesta di accesso agli atti relativi all’istanza presentata nel settembre dello scorso anno «dal signor Luca Tagliente in qualità di legale rappresentante della società Green Sea s.r.l.s.», «tesa ad ottenere in concessione un’area presente sul Lungomare Vittorio Emanuele III, della superficie complessiva di mq 1.645 circa (ex pontile Rota)».
Dopo l’accesso agli atti i rappresentanti di minoranza hanno appurato che il dirigente della Direzione Patrimonio aveva rilasciato la concessione demaniale marittima allo scopo di realizzare una struttura per le attività turistico ricreative, senza alcuna ulteriore specificazione in merito.
I tre consiglieri fatto notare che ad oggi il Comune di Taranto non si è dotato del Piano comunale delle coste (Pcc), ricordano che l’articolo 8 della legge regionale n. 17/2015 prevede che il rilascio e la variazione della concessione hanno luogo nel rispetto del Piano comunale delle coste approvato, del Codice della navigazione, del Regolamento per l’esecuzione del Codice della navigazione, delle direttive comunitarie e delle leggi statali e regionali in materia. Sottolineano, inoltre, che la concessione è rilasciata all’esito di selezione del beneficiario effettuata attraverso procedura ad evidenza pubblica, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità, proporzionalità, efficienza e parità di trattamento, nonché della libera concorrenza e che la procedura di selezione del concessionario è avviata in seguito a bando pubblico.
 
Nevoli, Battista e Fornaro ricordano poi che la deliberazione di giunta comunale n. 103 del 15 giugno 2016 (cui si fa riferimento nell’atto di rilascio della concessione) prevede che le nuove concessioni demaniali marittime per attività turistico-ricettive, cantieristica navale, infrastrutture connesse alle attività di pesca e militicoltura potranno essere concesse solo nell’ambito di dette aree e che, quindi, non potranno essere mai in contrasto o in pregiudizio della pianificazione costiera in itinere e nel rispetto del vigente Prc (Piano regionale coste) e che è possibile procedere al rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, purché conformemente a quanto stabilito dall’articolo 8 e seguenti della legge regionale n. 17/2015.
I consiglieri ricordano, inoltre, che nella deliberazione di consiglio comunale n. 53/2014 è riportato stralcio di una circolare (la A00_108 del 23.02.2012 – 0003195) con cui la Regione Puglia – Servizio Demanio e Patrimonio – Ufficio Demanio Marittimo sostiene che “è del tutto evidente che in mancanza del Pcc e delle relative zonizzazioni non vi sono aree concedibili per nuove concessioni o ampliamenti”. Nevoli, Battista e Fornaro sottolineano poi che nella stessa deliberazione di consiglio n. 53/2014 si prevede il rilascio di nuove concessioni demaniali marittime, purché non “in contrasto con la pianificazione costiera in itinere e nel rispetto del vigente Prc”.
Sulla base di tutte queste considerazioni, i tre consiglieri chiedono al sindaco Rinaldo Melucci, all’assessore al Patrimonio Francesca Viggiano ed al dirigente di conoscere i contenuti del bando pubblico per l’avvio della procedura di selezione del concessionario e le varie fasi della procedura di evidenza pubblica espletata; gli indirizzi di pianificazione costiera già individuati dall’Amministrazione comunale per il Lungomare Vittorio Emanuele III, nelle more dell’adozione del Piano comunale delle coste; i motivi per cui nell’avviso della concessione richiesta da Green Sea non sono stati indicati criteri di valutazione delle domande concorrenti, come, invece, previsto negli avvisi successivamente pubblicati.
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