Detenzione e spaccio, maxisequestro per 48 distributori di "cannabis light". Scattano sei denunce

Detenzione e spaccio, maxisequestro per 48 distributori di "cannabis light". Scattano sei denunce
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Mercoledì 5 Dicembre 2018, 12:34
Militari del Nucleo di Polizia Economico  Finanziaria di Taranto hanno eseguito un decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla Procura della Repubblica, a firma del procuratore capo, Carlo Maria Capristo, del procuratore aggiunto Maurizio Carbone, del sostituto procuratore Lucia Isceri, nei confronti di 48 esercizi che commercializzano derivati della canapa sativa (cd. “cannabis light”).
La Guardia di Finanza di Taranto ha così proceduto ad un sequestro preventivo di circa 9 kg. della sostanza, presso un distributore automatico “H24”, ubicato nelle vicinanze di due plessi scolastici della città. Le operazioni di sequestro avevano interessato, oltre all’impresa tarantina titolare del predetto distributore, anche le due società fornitrici della “cannabis light”, anch’esse con sede a Taranto ed entrambe esercenti l’attività di commercio all’ingrosso di piante e fiori. Nella circostanza, 6 persone (il titolare del distributore automatico ed i responsabili delle predette società), sono state denunziate all’Autorità Giudiziaria per il reato di spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti. L’ipotesi accusatoria è stata avallata anche dal gip di Taranto e dal Tribunale del Riesame, che hanno confermato i provvedimenti di sequestro. Dai conseguenti accertamenti è emersa l’esistenza di una rete commerciale di tali prodotti risultati avere una percentuale di THC superiore allo 0,5%. Grazie all’esame delle fatture di acquisto e vendita, i militari della Guardia di Finanza hanno ricostruito una prima filiera commerciale individuando alcuni distributori su base nazionale, i rifornitori di zona e gli esercizi al dettaglio attivi nel capoluogo ionico e stanno proseguendo gli accertamenti per identificare l’intera compagine commerciale di questo mercato illecito, che dilaga in tutto il Paese. Complessivamente sono stati individuati 48 operatori commerciali destinatari del provvedimento di perquisizione e sequestro, 39 nella provincia di Taranto, 9 nelle regioni Campania, Calabria, Lazio e Lombardia.
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