Ex Ilva: il gip di Taranto ricorre alla Consulta contro l'immunità penale

Ex Ilva: il gip di Taranto ricorre alla Consulta contro l'immunità penale
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Venerdì 8 Febbraio 2019, 19:15
Il gip del Tribunale di Taranto Benedetto Ruberto ha disposto la trasmissione degli atti alla Consulta su una questione di legittimità costituzionale. La questione sollevata riguarda l'immunità penale o amministrativa del commissario straordinario, dell'affittuario o acquirente e dei soggetti da questi funzionalmente delegati per l'attuazione del piano ambientale per lo stabilimento ex Ilva, ora ArcelorMittal Italia.

La decisione del gip è stata assunta dopo la riunione di tre procedimenti penali. Questi riguardano inchieste sulle emissioni dello stabilimento siderurgico, in particolare i livelli di diossina da ricondurre alle polveri degli elettrofiltri dell'impianto di agglomerazione, i dati dell'Arpa relativi alle emissioni di PM10, PM 2,5 e benzene in area cokeria, la questione dell'inquinamento provocato dall'attività estrattiva praticata nella cava Mater Gratiae e delle criticità evidenziate dal comune di Statte con riferimento alla prosecuzione ed all'ampliamento di quella attività. Due procedimenti erano a carico di ignoti e per un terzo si procedeva nei confronti di Ruggiero Cola e Nicola Patronelli, che nel periodo compreso tra l'1 gennaio 2015 e il 31 marzo 2015, ricoprivano, rispettivamente, i ruoli di direttore e di capo area agglomerato dello stabilimento Ilva di Taranto. Il gip Ruberto ha sollevato questione di legittimità costituzionale in relazione agli articoli 2 comma 5 e 2 comma 6 del decreto legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito con modificazioni dalla Legge 4 marzo 2015, n. 20, per contrasto con gli articoli 3, 24, 32, 35, 41, 112 e 117 della Costituzione.
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