Mercato coperto abbandonato a Paolo VI: “giallo” sui fondi e sulla proprietà

La questione sollevata dai consiglieri Battista e Abbate: «Il Comune ha ricevuto denaro per quelle aree pubbliche, come è possibile che ora non si sappia a chi appartiene veramente quella zona?»

Mercato coperto abbandonato a Paolo VI: “giallo” sui fondi e sulla proprietà
Mercato coperto abbandonato a Paolo VI: “giallo” sui fondi e sulla proprietà
di Paola CASELLA
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Domenica 2 Luglio 2023, 10:09

L’Amministrazione comunale è alle prese con un vero e proprio rebus che dovrà risolvere al più presto per rispondere alle domande sull’ex mercato coperto di via La Torre a Paolo VI, poste dai consiglieri comunali Massimo Battista (Una città per cambiare Taranto) e Luigi Abbate (Taranto senza Ilva) nell’interrogazione che giovedì scorso è giunta all’attenzione dell’aula riunita in modalità question time. Ciò che ha lasciato senza parole i due consiglieri di opposizione è stata la risposta che il 20 giugno scorso è giunta dal dirigente della direzione Patrimonio, secondo cui «gli immobili inerenti il mercato di via La Torre al quartiere Paolo VI non sono di proprietà comunale e che pertanto non sono stati oggetto di attività manutentiva; né sono, di conseguenza, previste manutenzioni agli stessi».

La reazione di Battista ed Abbate è stata immediata: «Come è possibile affermare ciò se il Comune di Taranto, ai sensi della determina dirigenziale 20 maggio 2008, n. 223, ha partecipato al bando regionale per posti disponibili nei mercati su aree pubbliche? Per questo ha ricevuto denaro, come si fa ora ad affermare che quelle strutture non sono di proprietà del Comune? Qualora la proprietà non fosse del Comune saremmo dinanzi ad un caso di appropriazione indebita? Inoltre, stando a quanto affermano i commercianti, si continua a chiedere la Tosap».

I dettagli

I consiglieri sono in possesso, tra l’altro, di un documento della direzione Sviluppo economico e produttivo che porta la data del 17 novembre 2008 e che è stato loro fornito da una operatrice mercatale, in cui l’Amministrazione, all’esito del bando espletato, comunicava che era risultata idonea ai fini dell’assegnazione di un box per la vendita di prodotti, invitandola così ad una serie di adempimenti.

Giovedì il neo assessore al Patrimonio Laura Di Santo, nel corso del suo intervento in consiglio, ha ricordato di essersi insediata solo da pochi giorni ed ha assicurato che su questa vicenda saranno avviati ulteriori approfondimenti che consentiranno di chiarire una volta per tutte la situazione. In particolare, i due consiglieri nell’interrogazione hanno affermato che il mercato giornaliero di via La Torre al quartiere Paolo VI disponeva di posteggi esterni di 36 mq per la vendita di prodotti non alimentari; posteggi interni rispettivamente di 15 e 20 mq per la vendita di prodotti alimentari (tipo pescheria/macelleria), posteggi interni, di cui due di 12 mq, e tre di 9,20 mq, per la vendita di prodotti alimentari (tipo ortofrutta).

«Le condizioni igienico-sanitarie dell’ex mercato - si legge nell’interrogazione - sono in totale stato di abbandono da molti anni, la situazione è diventata insostenibile e pericolosa per i residenti, che nel corso degli anni ci sono stati atti incendiari all’interno della struttura, la tettoia sembrerebbe sgretolata con presenza di amianto, creando problemi di natura ambientale, ed inoltre all’interno c’è presenza di materiale organico ed escrementi di animali randagi e ratti». In considerazione di questa situazione i due consiglieri hanno chiesto all’Amministrazione quali siano le sue intenzioni circa questa struttura in stato di abbandono e di fornire la risposta in consiglio comunale. Ora si vedrà quello che accadrà.

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