Legionella, cameriere in Rianimazione. Allarme sanitario

L'ospedale Santissima Annunziata
L'ospedale Santissima Annunziata
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Venerdì 14 Settembre 2018, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 15 Settembre, 12:12
E' ricoverato nel reparto di Rianimazione e in isolamento dopo la diagnosi di Legionella. Allarme a Taranto dopo l'arrivo in ospedale di un cameriere 45enne della provincia di Taranto. L'uomo è stato ricoverato mercoledì con febbre alta al Santissima Annunziata. Gli accertamenti disposti immediatamente hanno consentito di accertare il caso di legionella. Per questo il paziente è stato subito messo in isolamento e le sue condizioni sono monitorate costantemente. L'uomo è stato trasferito all'ospedale San Giuseppe Moscati.

Lo spettro legionella fa paura, a Torino, infatti, è morta in clinica una donna di 61 anni, che potrebbe aver contratto il virus mentre si trovava in vacanza. Ma a preoccupare maggiormente è la situazione in Lombardia, dove ci sono già stati due decessi, di cui uno con diagnosi accertata e 196 ricoveri. Un ventinovenne bresciano, invece, è in prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva del San Gerardo di Monza. Il giovane è stato collegato alla macchina «Ecmo» per la pulizia del sangue, dopo aver contratto il batterio. Dopo un tentativo di ventilazione non invasiva, giovedì scorso è stato intubato e sottoposto a ventilazione meccanica. Le sue condizioni sono stabili, ma «aveva già un quadro clinico molto complesso».

Finora tutti i malati avevano un fisico fortemente debilitato e il 70 per cento di essi erano uomini over sessanta: in 12 casi è stato accertato si tratta di legionella. L'unico decesso, sicuramente legato al virus, è quello di una paziente di 69 anni di Mezzane di Calvisano, nel Bresciano, morta il 7 settembre dopo 12 giorni di ricovero per polmonite. Non ci sarebbe nessuna connessione, invece, tra il lecchese deceduto nell'ospedale di Desio (Monza) e i casi di polmonite registrati nella Bassa, ma che nello specifico secondo l'assessore Gallera, questa morte rientra nella normale «casistica annuale».
Il caso di Taranto, benché sinora isolato, parrebbe quindi abbassare di parecchio l'età media della malattia.
 
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