Telecamere per sanzionare chi lascia i rifiuti fuori orario

Telecamere per sanzionare chi lascia i rifiuti fuori orario
di Nicola SAMMALI
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Giovedì 22 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 22:32
L’Amiu «cambia passo» e punta sulla riqualificazione del servizio per il ripristino del decoro urbano. «Ci sono segnali di ripresa» ammette l’assessore alle società partecipate e fondi strategici del Comune di Taranto, Massimiliano Motolese, che traccia un primo bilancio a sessanta giorni dall’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione della municipalizzata e illustra le attività disposte dall’amministrazione.
Le innovazioni introdotte sia sul piano degli interventi che su quello del controllo e della prevenzione avrebbero già prodotto risultati. Parliamo del sistema di video sorveglianza mobile, attivo da quaranta giorni, per il contrasto ai reati ambientali. Del potenziamento della capacità di pronto intervento rispetto a interventi di natura straordinaria, come l’abbandono di rifiuti in strada o il recupero degli ingombranti (contattando il numero verde 800 013 739 è possibile invece prenotare il ritiro direttamente sotto casa). Del dog scooter per contrastare il fenomeno delle deiezioni canine sui marciapiedi. Di una maggiore attenzione alla comunicazione, quindi ai canali social Facebook e Twitter, per consolidare i rapporti con l’utenza e gestire in maniera più efficiente le segnalazioni che quotidianamente arrivano, anche attraverso il form “Dillo ad Amiu” presente sul sito.
Ma la strada per la raccolta differenziata estesa a tutta la città, e non soltanto in alcuni quartieri come già avviene, è ancora lunga. «C’è una squadra di pronto intervento che risolve la segnalazione dei cittadini entro un massimo di 48 ore» spiega Motolese in conferenza stampa, a Palazzo di Città. Per arginare il fenomeno dei rifiuti lasciati in maniera illecita, su invito dei cittadini e con la collaborazione della polizia locale, sono state posizionate 6 telecamere mobili sul territorio, a seconda delle zone di criticità che si presentano, «che potessero identificare e sanzionare comportamenti incivili» aggiunge Motolese, come dimostra il video pubblicato da Amiu che riprende un uomo intento a disfarsi di materiale che andrebbe conferito altrove, non certo nel cassonetto. 
 
Il risultato, al momento, sono «80 multe elevate da fine gennaio ad oggi per reati ambientali» annuncia l’assessore. «C’è un gruppo di 15 soggetti di Amiu che avrà il compito di sorvegliare e reprimere certi comportamenti».
Sono inoltre disponibili da ieri «due aspiratori urbani pronti a partire nelle prossime settimane: pianificheremo interventi nel borgo e nelle periferie, come Talsano, Lama, San Vito, Paolo VI e Tamburi» continua Motolese. 
Andrà poi «efficientata l’azienda da un punto di vista finanziario, quindi anche la prospettiva di investimenti più ampi deve passare dal risanamento di Amiu e dal suo consolidamento rispetto al passato». Taranto «dal mio punto di vista non è una città sporca, ci sono molti incivili, questo sì. Tutto però è migliorabile».
Il contratto di servizio di Amiu è in discussione da circa tre anni, e qui si apre la parentesi sul tema della raccolta differenziata. «Per l’amministrazione comunale e per la partecipata non ci sono problemi ad avviarla», rivela Motolese, «ma il porta a porta in tutta la città ha un costo e il contratto di servizio a quel punto sarebbe di 90milioni di euro anziché di 34: quindi Tari al massimo e 60milioni da trovare per farla partire». Raggiungere un ottimo livello di raccolta differenziata «è un segno di civiltà, ma organizzare il servizio all’azienda costerebbe cinque volte tanto: tutto va ponderato. Bisogna ottimizzare i servizi nei confronti del cittadino, mentre il risanamento aziendale - conclude Motolese - non è detto che debba gravare sul cittadino stesso».  
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