Esplosione al falò abusivo, scattano tre denunce. La causa forse una tanica di benzina

Sette i feriti, tra cui tre ragazzini. Bonificata l'area e messa in sicurezza. Nei giorni scorsi controlli e rimozioni

Esplosione al falò abusivo, scattano tre denunce. La causa forse una tanica di benzina
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Lunedì 20 Marzo 2023, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 21:18

Indagini lampo e ci sono già le prime tre denunce per l'esplosione del falò abusivo di San Giuseppe, avvenuta ieri sera nel quartiere Tamburi di Taranto, che ha causato sette feriti.

Le indagini

Tre dei feriti, a quanto si è appreso, dopo essere stati medicati sono stati condotti in Questura per ricostruire l'episodio, che è stato ripreso anche da numerosi video poi postati sui social network. Si sentono distintamente anche le urla di dolore e le richieste d'aiuto delle persone rimaste ferite.

In un primo momento sembrava che tra la legna e le cianfrusaglie ammassate ci fosse anche una bombola che sarebbe esplosa, ma stando ai risultati delle indagini delle ultime ore, pare che invece  a causare l'esplosione possa essere stata una tanica di benzina. E ci sono già le prime denunce: tre presunti responsabili dell'esplosione - si tratta di due maggiorenni e un minore - sono stati identificati e denunciati. Indagano procura ordinaria e procura minorile per incendio doloso.

Due dei denunciati sono padre e figlio.

Il maggiorenne, 57 anni, avrebbe versato liquido infiammabile sulla catasta di legno. Il figlio dovrebbe essere quello che appicca il fuoco. Sono stati individuati grazie alle immagini dei filmati e rintracciati in ospedale.

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I controlli


Tutto inutile, quindi. L'obiettivo di limitare al massimo la presenza di falò abusivi sul territorio cittadino nulla ha potuto contro l'ignoranza e l'inciviltà, oltre che contro l'irresponsabilità di adulti che non si rendono nemmeno conto di mettere a repentaglio l'incolumità, se non addirittura la vita, di bambini che, loro sì, hanno diritto anche a essere inconsapevoli dei rischi che si corrono con certe esibizioni, demenziali e primitive. Negli ultimi giorni il "bollettino" delle rimozioni si aggiornava di continuo, segnalando interventi soprattutto nei quartieri più a rischio, da questo punto di vista, Paolo VI e i Tamburi. Proprio a Paolo VI si riferisce l'episodio dell'aggressione nei confronti di chi stava cercando solo di tutelare i cittadini, rimuovendo le cataste preparate in previsione del grande fuoco. 
Come ricordato sopra, un mezzo di Kyma era stato danneggiato pesantemente, attraverso la foratura di una gomma, mentre un'auto del corpo era stata oggetto di un fitto lancio di sassi che aveva frantumato il lunotto posteriore. 

Il sindaco

"Quel che è accaduto ieri nei quartieri Tamburi e Paolo VI non è da sottovalutare, anche alla luce delle continue segnalazioni che ci giungono da quelle aree, per esempio rispetto all’ostilità mostrata nei confronti dei tanti cantieri di rigenerazione urbana che abbiamo avviato e della maggiore presenza delle istituzioni e dei presidi del territorio che stiamo programmando".

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"La sensazione è che vi sia una sorta di netta opposizione al cambiamento, un rifiuto delle regole che noi, invece, dobbiamo contrastare. Perciò - ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci - anche quest’anno, come gli scorsi, avevamo lavorato sodo affinché fosse rimosso e sequestrato il materiale accumulato per appiccare i falò abusivi, ben oltre 50 tonnellate. Un grazie e una solidarietà sentiti vanno indirizzati ai nostri operatori di Polizia Locale e di Kyma Ambiente che, a loro volta, hanno subito aggressioni durante queste attività. Dopotutto, a fronte di pochi elementi che discreditano questa città e mettono a repentaglio una vita serena della comunità, c'è una stragrande maggioranza di cittadini onesti, responsabili, laboriosi, che merita che nessuno si arrenda rispetto alle sfide dei nostri tempi. E per questo ci occorre l'aiuto di Prefettura e forze dell'ordine: abbiamo bisogno di incontrarci presto e capire insieme cosa fare ancora per impedire che si ripeta quanto accaduto ieri, come per ritrovare equilibrio e tranquillità in quelle zone della città. Le istituzioni faranno sentire la loro attenzione e certe abitudini incivili vanno interrotte.


Contro questo disprezzo delle regole e del buon senso, che mette a repentaglio anche la vita dei più piccoli, abbiamo bisogno di restare vigili e uniti, occorre contegno e prudenza anche di tutte le forze politiche e degli stakeholder rappresentativi della città, occorre mettere al primo posto il futuro di Taranto.

Ripulita tutta la zona dove è avvenuta l'esplosione

Squadre di Kyma Ambiente-Amiu, la società per l'igiene urbana di Taranto, con operatori, ragno meccanico e una pala meccanica sono intervenuti in via Grazia Deledda, nel quartiere Tamburi, per le operazioni di pulizia, bonifica e messa in sicurezza dell'area in un cui ieri sera - 19 marzo - è esploso il falò abusivo. Nello specifico, sono stati rimossi grandi quantitativi di materiale, finestre, sedie e tavoli di legno utilizzati per il rogo. L'intervento è stato presidiato dagli agenti della Polizia Locale.

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