«Oggi sono a Bari dove il centrodestra è unito, dove la Lega sta crescendo e dove Pd e 5 Stelle se le danno di santa ragione»: ospite dell'evento 'Volare Italia', organizzato dalla Lega nel capoluogo regionale pugliese, il ministro e leader della Lega Matteo Salvini lancia la sfida alla conquista del Comune di Bari. «Non faccio nomi e cognomi, abbiamo diverse proposte e daremo il nome del candidato a giorni, perché la legge prevede che le liste siano depositate da qui a pochi giorni». Quanto alle inchieste sul voto di scambio che travolgono alcuni esponenti del centrosinistra, tanto al Comune quanto alla Regione, Salvini ha aggiunto che «nessuno si aspettava che emergesse tutto quello che sta emergendo. E' chiaro che quando parli di voto di scambio e di cosche mafiose, una riflessione in più è necessaria». Per l'esponente politico, «i baresi votano con la loro testa, hanno votato qualcuno a sinistra che evidentemente sta deludendo le aspettative. Oggi sono al lavoro per la Lega 500 sindaci. Quello di Potenza e, spero presto, quello di Bari. Non commento i litigi a sinistra - ha poi aggiunto - ieri ero a Torino dove il centrodestra è unito, dove la Lega ha presentato tanti sindaci, e dove Pd e Movimento 5 Stelle sono divisi. Oggi sono a Bari dove il centrodestra è unito, dove la Lega sta crescendo e dove Pd e 5 Stelle se le danno di santa ragione».
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Infine Salvini ha rivolto un pensiero all'ultimo sindaco di centrodestra, scomparso da pochi giorni, Simeone Di Cagno Abbrescia. «Noi non godiamo dei problemi e delle disgrazie altrui - ha detto -. Abbiamo tutta l'intenzione, dopo vent'anni, di tornare alla guida della città perché abbiamo donne, uomini e progetti e chiediamo il consenso per quello che siamo».