Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Leclerc e Sainz increduli: «La Ferrari, in gara, con le gomme dure proprio non va»

Charles Leclerc e Carlos Sainz
Charles Leclerc e Carlos Sainz
di Giorgio Ursicino
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Martedì 21 Marzo 2023, 12:55 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 09:19

Il Cavallino torna dal deserto con la coda fra le gambe. Vasseur non è tipo da scoraggiarsi. La sua avventura a Maranello è appena iniziata e che ci sarebbe stato da lavorare lo sapeva benissimo. Cerca chiaramente di tenere unita la squadra ed alto il morale cosa che, per quello che si è visto in Arabia, non è affatto facile. Se possibile, Jeddah è stata peggio di Sakhir. In Bahrain, infatti, fino a quando il cablaggio non ha fuso la centralina, il principino era saldamente al terzo posto. Nella pista sul Mar Rosso, invece, sul ritmo di gara, specialmente con le gomme più dure, erano tre le monoposto più veloci della SF-23. Oltre all’inarrivabile Red Bull, c’erano anche l’Aston Martin e la Mercedes più veloci delle Rosse. Fred non perde il sorriso, una guerra non è fatta di poche battaglie.

«Certo che resto della mia idea, non è affatto tutto da buttare. C’è da darsi da fare, ma questo fa parte del mio lavoro. Siamo un po’ sorpresi, il ritardo con la mescola più dura è importante. Ma il progetto è sano, non è una questione di concetto e nemmeno di filosofia. Dobbiamo capire meglio l’interpretazione dei vari assetti. L’ho già detto: non esiste una monoposto che lotta per la pole e poi si scioglie in gara». Servono urgentemente sviluppi, ma da Maranello sono arrivati in Arabia già diversi pezzi nuovi. Fra i piloti non ci sono screzi, ci mancherebbe discutere anche per un sesto posto. Durante la gara, però, uno scambio di opinioni c’è stato. Charles era dietro a Carlos e gli sembrava di essere più veloce.

Lo spagnolo, però, non era della stessa idea e, quando gli veniva cortesemente chiesto di valutare se era il caso di lasciargli strada, rispondeva secco: «Non mi pare, quando si avvicina ci penserò...».

Il effetti il principino non si mai avvicinato all’alettone del compagno perché, quando questo avviene, a Jeddah con il Drs passi. Dopo la gara Leclerc non era certo deluso per questo: «In Bahrain è andata meglio, qui abbiamo faticato tanto. Con le rosse non era male, ho fatto una buona rimonta. Nella seconda parte, invece, non siamo riusciti ad essere veloci. C’è molto da lavorare, le RB restano una cosa a parte. Fra due settimane siamo in Australia, poi c’è un piccolo break e speriamo arrivi qualcosa di significativo».

Leggermente meno abbacchiato Sainz che in gara ha fatto vedere di poter tenere dietro il compagno più a suo agio con la nuova monoposto: «Personalmente sono anche soddisfatto, ma non possiamo dirci contenti di come sono andate le cose sulla distanza. Non c’è ritmo, in particolare con le coperture più dure e questo evidentemente e un grande problema. Non c’è molto da fare, dobbiamo lavorare tutti insieme». I margini per recuperare su Aston Martin e Mercedes, ci sono tutti, più complicato pensare alla rimonta sulla Red Bull, almeno che non salti fuori il coniglio dal capello. La creatura di Newey sembra proprio di un altro pianeta e ieri Max è risalito dal 15° al 2° posto, mentre Charles dal 12° si è fermato al 7°. Il sogno mondiale sembra già sfumare.

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