Il giorno più importante delle feste patronali di Brindisi si è svolto più o meno secondo le attese. Il primo tra tutti quegli appuntamenti che da sempre caratterizzano le celebrazioni per san Teodoro d’Amasea e san Lorenzo da Brindisi, è stato quello della processione a mare, con partenza dal porticciolo turistico ed arrivo alla scalinata Virgilio. Le reliquie dei santi e le autorità locali hanno viaggiato a bordo di un mezzo della Marina militare, che li ha condotti da una sponda all’altra del porto brindisino, circondato da barche di semplici cittadini che come sempre hanno voluto seguire l’evento dal mare, mettendo il naso all’insù per lo spettacolo pirotecnico.
L'arcivescovo e il sindaco
Nel mezzo, un altro momento significativo con le parole del sindaco, Giuseppe Marchionna, e dell’arcivescovo, Giovanni Intini: un “esordio” per Intini, nominato meno di un anno.
Un “ritorno” per Marchionna, eletto primo cittadino nel maggio scorso, ma che comunque già aveva vissuto questo momento nella sua precedente esperienza alla guida della città.
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Il primo cittadino, dopo aver consegnato ai santi le chiavi della città, ha invitato soprattutto ad un sentimento di cittadinanza responsabile: pur dicendosi «consapevole del malcontento popolare»: «La città è sporca e trascurata e ha bisogno di interventi urgenti per migliorarla». Ma il richiamo è più ampio.