Esa Bic Brindisi: selezionate le prime due start-up che accederanno ora alla fase d’incubazione. L’annuncio è stato fatto nel corso della seconda giornata del Mam (Mediterranean aerospace matching) in corso a Grottaglie. Erano dodici le proposte giunte nell’ambito dell’unico incubatore di startup spaziali del Sud Italia appartenente alla rete di Business Incubation Centres dell'Agenzia Spaziale Europea. Ad essere selezionate in questa fase le start up “FlyingDEMon” e “VersoSat”. “FlyingDEMon” è uno spinoff di Uniba che sviluppa soluzioni nel campo della rilevazione e del monitoraggio ambientale di elementi radioattivi, derivate da tecnologie già utilizzate per l’osservazione dello spazio profondo. VersoSat è il progetto ideato da un team di tre giovani ingegneri spaziali (provenienti da Milano, Lecce e Taranto) che si occupa di sviluppare ricetrasmettitori per cubesats e piccoli satelliti, al fine di abilitare la comunicazione con i satelliti delle grandi costellazioni SatCom commerciali ed ottimizzare lo scambio di dati da e verso terra. Gestito dal Distretto tecnologico aerospaziale (Dta) Esa Bic Brindisi, opera con il supporto del Politecnico di Bari, dell'Università di Bari, dell’Università del Salento, di diversi partner industriali e dell’Agenzia Spaziale Italiana. Il programma è cofinanziato dalla Regione Puglia.
Il progetto
Esa Bic Brindisi è rivolto a start-up e team informali che sviluppano soluzioni e servizi con un collegamento allo spazio e comprende l'utilizzo di sistemi basati sullo spazio (come la navigazione satellitare, l'osservazione della terra e la comunicazione satellitare), l'adattamento di tecnologie spaziali per applicazioni non spaziali (spin-out) e l'innovazione di prodotti e servizi per l'industria spaziale. Le startup ammesse al programma riceveranno un contributo a fondo perduto di 50mila euro da utilizzare per lo sviluppo di prodotti o servizi, un supporto di business coaching e mentoring, con esperienza tecnica e manageriale e l’accesso a laboratori all’avanguardia.