Pignata, la grande fuga. Newtron, scienza super

Pignata, la grande fuga. Newtron, scienza super
di Luca BANDIRALI e Stefano CRISTANTE
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Lunedì 12 Febbraio 2024, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 19:17

La possibilità di recuperare una parte importante e sommersa della produzione di due grandi artisti come Magnus e Sergio Tisselli, nella loro unica opera condivisa, e poi l’esordio da sceneggiatore di uno dei più amati divulgatori scientifici italiani, Dario Bressanini: ecco le nostre proposte a fumetti per questa settimana.
Magnus (testi), Sergio Tisselli (disegni), “Le avventure di Giuseppe Pignata”.
Nel 1990 il disegnatore Roberto Raviola, conosciuto nel mondo del fumetto come Magnus (autore di Kriminal, Satanik, Alan Ford, lo Sconosciuto e di un’altra miriade di personaggi sorti da un immaginario complesso e plurale), ricevette la visita di un giovane docente di filosofia di scuola secondaria e disegnatore autodidatta, Sergio Tisselli, che voleva mostrargli le sue tavole. I lavori di Tisselli impressionarono Magnus, tanto che qualche tempo dopo gli regalò un libricino ripubblicato da Sellerio nel 1980, “Le avventure di Giuseppe Pignata fuggito dalle carceri dell’Inquisizione di Roma”, accompagnata da una sceneggiatura scritta di suo pugno, e propose al nuovo amico di disegnarla. La storia è avvincente: ambientata nella Roma papalina di fine ‘600, la vicenda del talentuoso Giuseppe Pignata, segretario di diversi cardinali della corte romana, ebbe una svolta imprevista durante una serie di denunce all’Inquisizione di riunioni eretiche svoltesi in casa di Monsignor De Gabrielli, presso cui Pignata prestava servizio. La condanna fu estremamente severa: carcere perpetuo. Ottenuti alcuni strumenti per disegnare e per realizzare piccole opere in paglia, Pignata ne fece arnesi per progettare una fuga che non ha nulla da invidiare alle più celebri evasioni di tutti i tempi. Grattando la volta del soffitto notte dopo notte e coprendo il buco con disegni sostitutivi della pietra, Pignata e il suo sodale Filippo Maria Alfonsi riuscirono a emergere nella balconata soprastante e a calarsi fino a terra. Alfonsi fu sfortunato e si ferì nella discesa: intimò egli stesso a Pignata di allontanarsi e questi, in lacrime, lo fece. Da lì cominciò una fuga drammatica e insieme picaresca, che vide il malcapitato sfuggire più volte per un pelo agli sbirri papalini, aiutati dalle autorità dei vari regni, dietro le pressioni di papa Innocenzo XII, per cui la fuga dell’eretico rappresentava uno smacco. Dopo aver attraversato regni e repubbliche, Pignata trovò rifugio definitivo nella libera Olanda, da dove dettò le sue memorie. 
I disegni di Tisselli sono impressionanti: i suoi acquarelli sono precisi e illuminati da colorazioni cangianti, che si adattano a tutte le atmosfere dei luoghi di detenzione e di approdo del fuggiasco. Gli interni e gli esterni di palazzi e di architetture sono sontuosi, i panorami documentati e pieni di vita, i personaggi credibili e la psicologia di Pignata scavata nei dettagli dell’espressione di tutti i suoi stati d’animo. La collaborazione tra Magnus e Tisselli è un’esperienza unica per il lettore, e unica rimase quella tra i due artisti, scomparsi entrambi troppo presto, Magnus a 56 anni e Tisselli a 63. Pubblicata a puntate sulla rivista Granata Press nei primi anni ’90, ora la fuga di Pignata è di nuovo disponibile grazie alla NPE, che sta ripubblicando tutte le opere di Tisselli.
Dario Bressanini, “Doctor Newtron. La scienza nel fumetto”.
Dario Bressanini è uno dei più noti e rispettati divulgatori scientifici italiani nel campo della chimica; ricercatore presso l’Università dell’Insubria, ha intrapreso da tempo un’attività indirizzata a ciò che nel mondo anglosassone si chiama “public understanding of science”, la condivisione dei saperi scientifici presso un pubblico ampio, di non addetti ai lavori, un pubblico che oggi si riversa sui social sia per ottenere sia per diffondere informazioni. Bressanini ha dato un contributo peculiare alla ridefinizione del ruolo del divulgatore, che una volta agiva all’interno di solide cornici istituzionali mentre oggi deve incorniciarsi da sé; ci è riuscito affiancando alla competenza scientifica un notevole talento comunicativo e soprattutto uno spiccato senso etico. Chi segue Bressanini da anni conosceva già la sua passione per il fumetto americano; si è sempre definito scherzosamente “il vostro amichevole chimico di quartiere”, riferimento alla classica autopresentazione di Peter Parker, “Your friendly neighborhood Spider-Man” (l’Uomo Ragno, ricordiamolo, ha anche un dottorato in biochimica!). Ora Bressanini riesce a mettere insieme passione per i fumetti e divulgazione scientifica in un volume realizzato per Feltrinelli Comics, in cui racconta le vicende del dottor Newtron, “un moderno alchimista in grado di trasformare gli elementi”. Le storie di Newtron coprono un arco temporale che va dagli anni ’40 ai giorni nostri, e vengono narrate (e illustrate) secondo i canoni stilistici dei decenni in cui sono ambientate: uno sforzo davvero supereroico, affrontato con grande serietà e rispetto per il linguaggio grafico, ma anche con grande perizia drammaturgica. È nato un amichevole sceneggiatore di quartiere? Speriamo di sì.
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