Lecce, infermiera muore al Fazzi e dona gli organi: continuerà a salvare vite

Lecce, infermiera muore al Fazzi e dona gli organi: continuerà a salvare vite
2 Minuti di Lettura
Martedì 30 Aprile 2024, 14:19 - Ultimo aggiornamento: 2 Maggio, 13:21

Una infermiera di 45 anni, deceduta nel reparto di anestesia e rianimazione del "Vito Fazzi" di Lecce per emorragia cerebrale, ha donato cuore, fegato, reni e cornee. Dopo l'accertamento di morte encefalica, i familiari della donna hanno dato il consenso alla donazione. Una storia di generosità, che potrà garantirà nuova vita e speranza ad altre persone, grazie al gesto della donna, che in vita, del suo lavoro al servizio dei pazienti (infermiera al "Fazzi") ne aveva fatto una vocazione.
Il prelievo ha impegnato gli operatori del reparto di anestesia e rianimazione, diretto da Giuseppe Pulito, gli operatori del gruppo operatorio, coadiuvati da medici di diverse discipline, e dalla direzione medica del "Fazzi". Coordinatrice ospedaliera del percorso di donazione organi e tessuti è Donatella Mastria.

La Asl di Lecce

A darne la notizia è stata la direzione strategica dell'Asl Lecce. «Ringraziamo tutti gli operatori coinvolti nell'intervento ed esprimiamo cordoglio ai familiari della donna che, in un momento di profondo dolore, hanno assunto una decisione di grande umanità e generosità».
Attività di prelievo degli organi che può richiedere diverse ore e quindi un impegno prolungato oltre i turni di servizio anche da parte di medici e sanitari. «Il processo di donazione - spiega Mastria - ha richiesto grande impegno e dedizione. La giornata di lavoro per alcuni di noi è durata anche 20 ore, ma nonostante la carenza di personale, l'attività richiede attenzione e presenza in corsia anche oltre i normali turni di lavoro. Nelle unità di rianimazione purtroppo c'è carenza di personale, ma la nostra attività di assistenza e cura non può e non deve mai arrestarsi. Da inizio anno - aggiunge Mastria - il nostro reparto è quello che ha fatto registrare il maggior numero di segnalazioni di potenziali donatori in Puglia».
Intanto dal prossimo 1 giugno, l'ospedale "Ferrari" di Casarano, subirà una riduzione di anestesisti. Taglio segnalato dal sindacalista Uil, Mario Riso. «Da 12 unità di anestesisti rianimatori previste, l'organico si ridurrà a 6 compreso il responsabile. La situazione - spiega Riso - si presenta alquanto compromessa per poter mantenere funzionanti blocco operatorio e Rianimazione ed un Ambulatorio di Terapia Antalgica che consta di 450 visite annuali. Se si vorrà far funzionare adeguatamente il reparto - conclude Riso - serviranno almeno 2 unità».
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA