Capitale italiana della cultura 2027: quattro pugliesi in corsa. Pronti dossier e accordi

Capitale italiana della cultura 2027: quattro pugliesi in corsa. Pronti dossier e accordi
Capitale italiana della cultura 2027: quattro pugliesi in corsa. Pronti dossier e accordi
di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 22 Aprile 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 12:00

Brindisi già in corsa, Gravina e Altamura preparano il dossier ma intanto hanno stretto un patto, Alberobello ha raccolto attorno a sé i Comuni limitrofi e prepara la scalata, Galatina attende ma probabilmente ci sarà. La corsa a capitale della Cultura 2027 passa dalla Puglia e coinvolge almeno quattro candidature che arriveranno dal tacco d’Italia. Non c’è solo Brindisi, che è stata una delle prime ad accelerare, dopo l’annuncio del sindaco Giuseppe Marchionna. C’è già la delibera di giunta dell’amministrazione comunale, il prossimo passo sarà la nomina di un direttore.

La situazione

In fase avanzata anche il progetto di Gravina e Altamura, con Irsina, borgo in provincia di Matera ma a livello geografico a due passi dalla Puglia.

Qui le amministrazioni comunali preparano i dossier. Hanno annunciato la volontà di partecipare alla corsa durante la Bit di Milano, a inizio febbraio. Una candidatura praticamente certa, tanto che proprio ieri a Gravina si è svolto un evento per studiare le ricadute di un’eventuale vittoria sul territorio. «Questa candidatura nasce con l’obiettivo di tracciare un nuovo percorso di comunità, con i due territori che guardano al futuro insieme, uniti e senza più quei campanili che, nel passato, ne hanno limitato il cammino di crescita. Nasce, quindi, una nuova storia con le due città che, mano nella mano, costruiscono una nuova visione di “territorio”. Concetti che hanno favorevolmente impressionato i rappresentanti istituzionali della Regione che, con la loro presenza (a Milano, durante la presentazione, ndr), hanno voluto ribadire il proprio ruolo attivo al buon esito della candidatura», si legge nella nota arrivata tramite la Borsa Internazionale del Turismo. Adesso Gravina e Altamura dovranno strutturare la proposta, fare le delibere di giunta ma non prima di aver allargato il cerchio: emerge, infatti, la volontà di coinvolgere altri Comuni vicini. Può essere, a conti fatti, una sorta di grande candidatura della murgia barese.

Così come è di gruppo quella che vede Alberobello capofila. Il progetto si chiama “Pietramadre”, e coinvolge anche i Comuni di Polignano a Mare, Castellana Grotte e Noci. Il concept della candidatura è stato curato dall’archistar milanese Marco Piva. Il simbolo del tutto è il triangolo, che «si sdoppia e si rovescia - scrive nella presentazione del progetto Piva - in un gioco di forme dalle geometrie perfette ed evocative della dimensione spazio-temporale nel quale Pietramadre riesce a intrecciare un territorio di indiscussa bellezza e sorprendente unicità, proiettandolo in una nuova dimensione urbana e culturale che tutela il passato e guarda verso il futuro». Anche qui la fase della candidatura è già avanzata.

Riflette, invece, Galatina. Il Comune in provincia di Lecce avrebbe il supporto dell’Università del Salento. Per ora c’è una - neppure troppo celata - intenzione di partecipare al bando, ed è stato avviato un colloquio con la Regione Puglia. Nessuna certezza su quali sforzi Galatina compirà per arrivare all’obiettivo e sulla strutturazione del dossier, ma l’idea c’è e in città alcune associazioni hanno anche già aderito all’appello dell’amministrazione comunale.

Entro il 3 luglio i Comuni, o le Unioni dei Comuni, dovranno presentare una manifestazione scritta di interesse al Ministero. Entro il 26 settembre, poi, il dossier completo. L’anno prossimo si saprà il vincitore, ma già a dicembre verrà fatta una prima scrematura, con l’annuncio delle dieci finaliste. E la corsa passa dalla Puglia, che vuole tornare a essere protagonista dopo la sconfitta di Lucera appena poche settimane fa.

G.And.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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