La fiducia e la presa d’atto. Presenti entrambi alla cerimonia inaugurale del Festival nazionale della cultura paralimpica, il ministro dello Sport, Andrea Abodi, e il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, scambiano alcune battute con i giornalisti sui Giochi del Mediterraneo prima dell’arrivo del capo dello Stato, Sergio Mattarella, in Arsenale. Nessuna polemica a distanza tra ministro e governatore, ma le frasi pronunciate comunque denotano che qualche strascico del recente scontro tra Bari (Regione) e Roma (Governo) ancora c’è. Scontro che ha visto prevalere la volontà di Governo e Coni, che hanno azzerato il vecchio comitato e ne hanno costituito uno nuovo nel quale detengono la maggioranza. Governo ora protagonista perché tra fondi vecchi (deliberati nel 2022) e nuovi (dl di Bilancio per il 2024) ha messo sul piatto 275 milioni. Mentre la Regione conserva sì lo status di membro di diritto, ma ha meno potere di prima. Particolare, quest’ultimo, su cui Abodi non si sofferma, preferendo invece manifestare fiducia sul fatto che adesso bisogna andare con passo veloce, perché il tempo che separa dall’inaugurazione dei Giochi si va progressivamente assottigliando, e auspicando armonia e collaborazione a tutti i livelli.
L'apertura (con frecciate) di Emilano
Pro collaborazione si dichiara pure Emiliano, che però qualche frecciata la scaglia vedendo quello che è accaduto in questi giorni.
Le nomine del direttivo
Sulle nomine sia nel comitato direttivo (c’è già la prima e l’ha fatta il Comune di Taranto con l’ex assessore regionale ed ex deputato Dem Michele Pelillo) che nell’assemblea di indirizzo, Abodi dice «Verranno. Verranno - aggiunge il ministro - perché le donne e gli uomini che fanno parte del comitato saranno una chiave importante per dimostrare che c’è una volontà piena ed una capacità piena di risolvere le cose e fare di questi Giochi un’edizione fantastica».
Invece sull’arretramento forzato, Emiliano non recrimina. Si sforza di guardare avanti, sostiene che «la Regione Puglia è stata protagonista assoluta dei Giochi del Mediterraneo» e sottolinea che «il fatto di averli ideati, ottenuti e fatti partire è stata una cosa molto importante. Dopodiché - chiosa polemicamente Emiliano - c’era da aspettarsi che il Governo non ce li lasciasse finire, fa parte delle regole del gioco, soprattutto quando i giocatori sono quelli che sono». E tuttavia, aggiunge, «noi collaboreremo lealmente come prescritto dalla Costituzione e dal buon senso. Vengono in mente le due mamme di Salomone. La mamma vera, pur di non tagliare in due il bambino, era dispost a pure a cederlo alla mamma falsa. Oggi noi siamo così legati a Taranto e all’idea dei Giochi che non abbiamo detto una parola». Mentre parole belle Emiliano spende sul presidente Mattarella: «
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