Alessandro Gori, tre tappe in Puglia: «La mia satira per ridere e sentirsi in colpa»

Alessandro Gori, tre tappe in Puglia: «La mia satira per ridere e sentirsi in colpa»
di Andrea CHIRONI
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Martedì 26 Marzo 2024, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 16:59

Potenti, oligarchi, preti, massoni, tiranni e franchi tiratori di tutta la Puglia, attenti! Alle 20.30 di domani, 27 marzo, prende il via dalle Officine Ergot di Lecce il "XXVII Convegno mondiale sulla satira". Presentatore, moderatore, relatore unico e anche strappabiglietti, Alessandro Gori un uomo che con il libro "Confessioni di una coppia scambista al figlio morente" e relativo spettacolo, ha vinto il premio della satira 2022 "senza nemmeno voler fare satira, almeno non intenzionalmente" spiega Gori.

Il ritratto

Originario di Internet, antica provincia di blog passata poi sotto il dominio Facebook, Gori inventò questa pagina, che prendeva il nome da una delle carte del Mercante in Fiera disegnate da Jacovitti "Lo Sgargabonzi" e da allora il suo nome è rimasto inseparabilmente connesso a questo "che però non è il mio soprannome", tiene a precisare. I suoi post hanno subito preso uno stile riconoscibile, fatto di un umorismo che definirlo nero è troppo stretto. Battute crudeli, offensive, odiosissime se non lo conosci, ma tra i suoi fan Alessandro Gori è unistituzione, non a caso è diventato ospite fisso del programma Una pezza di Lundini e c'è stato anche chi, come Claudio Giunta su Internazionale, lo ha definito "il migliore scrittore comico italiano". Il suo curriculum parla chiaro: Ha pubblicato per Rizzoli, minimum fax, Utet ed Einaudi, e da dieci anni gira l'Italia coi suoi spettacoli satirici, ospite ricorrente a Battute e doppiatore per Maccioverse. Ha scritto racconti e fumetti per Linus, Internazionale e Domani, ed è autore di "Conglomerandocene", la sua rubrica settimanale su Rolling Stone. Inoltre cura la rassegna "Dialoghi sulla Morte" per l'Università de L'Aquila. Insomma uno a cui l'aggettivo "scorretto" non rende giustizia. «Mi interessa la risata verde, quella col groppo in gola, quella che ti fa sentire in colpa spiega Gori -. Il politicamente scorretto è ormai una macro categoria dove trovi tutto e il suo contrario, e spesso ci si infila chi non ha idee, chi vuol dirla grossa per farsi notare. Ma in realtà lo scopo dell'umorismo nero dovrebbe essere quello di fare arrossire il cinico, portando all'estremo il suo discorso e insieme privandolo dei mezzucci che il cinico usa per sdoganare la sua banalità e il suo pelo sullo stomaco». Quello della satira sembra un effetto indesiderato. «Io faccio solo cozzare ingredienti apparentemente inconciliabili - prosegue - e vedere che storia sbrodola fuori. Se la trovo interessante la racconto. Il titolo del nuovo spettacolo nasce come presa in giro di questa pelosissima mania della satira. Ma la mia unica cometa comica sono gli Squallor, mentre dei comici inglesi e americani cintura nera di satira carpiata e al fulmicotone non me ne può fregare di meno». L'appuntamento di domani, organizzato da Stand Up Comedy di Lecce è già tutto esaurito, ma c'è la possibilità di un secondo turno in matinée, sempre mercoledì, (prenotazioni al 389 1261188).

Dopo la data di Lecce, il "XXVII Convegno Mondiale sulla satira" farà tappa il 28 marzo al MAT di Terlizzi e il 29 marzo al Piccolo Teatro Impertinente di Foggia.

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