L'Aurora Boreale anche in Puglia: lo spettacolo mozzafiato

La foto realizzata dal gruppo Astro Gargano
La foto realizzata dal gruppo Astro Gargano
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Sabato 11 Maggio 2024, 13:14 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 09:57

Era una forte tempesta solare, valutata 4 su una scala da 1 a 5 (secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration) e non accadeva con questa intensità dal 2005. Da qui è nata un'Aurora Boreale che è stata nella scorsa notte ben visibile anche dalla Puglia.

Mozzafiato le foto del metereologo Michele Conenna da Ostuni. La Città Bianca, per qualche istante, come se fosse il Nord Europa. L'origine di queste ondate di potenti flussi di vento solare è il mostruoso complesso di macchie solari AR3664 (regione solare) che ha raggiunto uno spaventoso diametro di ben 200.000 chilometri.

«Grazie alla All Sky Camera del progetto AstroGargano che riunisce appassionati e curiosi di astronomia ho ripreso  l’intero fenomeno a partire dalle 21.30 di ieri e per tutta la notte - racconta Nunzio Micale -.

Ho subito notato l’intensificarsi del fenomeno SAR (Arco Aurorale Rosao Stabile) che si verifica durante periodi di intensa attività solare e con forti tempeste magnetiche. Il nostro Sole - spiega - sta raggiungendo il massimo della sua attività e, interagendo con il campo magnetico terrestre in modo significativo, si generano i SAR».

Sostanzialmente, le correnti di particelle che vengono liberate dal Sole e interagiscono con la nostra atmosfera, trasferiscono energia sotto forma di calore all'ossigeno che si ionizza ed emette fotoni, ovvero fasci di luce rossastra. 

Anche nel Salento è stata avvistata l'aurora boreale. Uno degli scatti più belli arriva da Campi Salentina: qui un fotografo con la passione per l'astronomia, Pierpaolo Schiavone, ha pazientemente aspettato sul terrazzo il momento propizio. E alle 00.15 il momento magico: il cielo si è colorato di rosa e il fotografo non ha atteso un secondo di più.

«Lo scatto - spiega Pierpaolo - l’ho realizzato in zona Mamma Bella, puntando l'obiettivo verso Nord e posizionando il grandangolo con tempi di scatto lunghi, di 15 secondi. Questo espediente tecnico è necessario perché altrimenti ad occhio nudo, a causa del vento (sostenuto ieri sera) e a causa dell’inquinamento luminoso, la visione del fenomeno a occhio nudo non è così nitida».

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