Lombardia in zona rossa, ma non ci sta. La Regione è pronta a presentare ricorso contro la decisione del Governo. «Non condividiamo la scelta di inserire la Lombardia in zona rossa per cui, qualora dovesse arrivare questa ordinanza, proporremo ricorso», annuncia il governatore Attilio Fontana, in una nota. «In Lombardia negli ultimi 15 giorni la situazione è migliorata almeno per classificarci in zona arancione. Attendiamo l'ufficialità dal Ministero (della Salute, ndr) ma siamo pronti a presentare ricorso», aggiunge.
«Punizione ingiusta»
In precedenza, a margine di un evento a Concorezzo, in Brianza, il presidente aveva detto: «Lunedì le scuole non riaprono.
Il presidente della Lombardia contesta «come vengono fatti i conti nella valutazione dei parametri», che secondo lui «va rivista, perchè oggettivamente noi siamo in una fase in cui stiamo migliorando i numeri e oggettivamente c'è il rischio che si entri nella zona rossa». «Il problema vero - ha aggiunto Fontana - è che questo conteggio dell'Rt è una cosa innanzitutto estremamente opinabile e soprattutto si riferisce a dati vecchi e quindi se c'è stata un'evoluzione, di questa evoluzione non si tiene conto». «Queste sono le critiche che ho sostenuto adesso parlando con Speranza, a cui ho detto di riguardare», ha spiegato infine il governatore, facendo sapere che il ministro della Speranza gli ha «detto che farà fare ancora dei controlli, che chiamerà il comitato tecnico per rivalutare la situazione».
Bergamo chiede la deroga
Con 61 positivi al Covid ogni 100 mila abitanti, ben al di sotto della media regionale, Bergamo - la più colpita dalla pandemia nella prima ondata - chiede una deroga alla zona rossa in cui dovrebbe entrare nelle prossime ore la Lombardia. «Crediamo si possano comprendere le difficoltà e le sofferenze cui il protrarsi delle limitazioni, se non addirittura il loro inasprimento, sottopone i cittadini dei nostri territori», scrivono il sindaco e il presidente della provincia di Bergamo, Giorgio Gori e Gianfranco Gafforelli, in una lettera alla Regione Lombardia perché si faccia portatrice al Ministero della Salute.
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