Caso mense, i genitori attaccano: «Bisogna cambiare subito»

Caso mense, i genitori attaccano: «Bisogna cambiare subito»
di ​Samantha DELL’EDERA
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Sabato 13 Gennaio 2024, 05:00

«Un cambiamento è necessario». Inizia così la nota a firma dei genitori che compongono la giunta mensa del Comune di Bari, che intervengono in merito alle proteste delle famiglie sul servizio di refezione scolastica. «Nonostante anni di attiva collaborazione tra i genitori componenti la Giunta mensa e gli uffici del Comune – si legge - sempre disponibili all’ascolto, le famiglie lamentano la mancanza di significativi miglioramenti del servizio, in particolare su questioni legate alla qualità del cibo offerto e all’annoso problema dello spreco alimentare. Uno degli ostacoli maggiori è apparentemente legato alla rigidità con cui la Asl applica la normativa nazionale in tema di refezione scolastica».


Un menu che quest’anno è stato ulteriormente rivisto per contrastare il fenomeno dell'obesità infantile. «Spesso però i bambini che usufruiscono del servizio, escono da scuola a stomaco vuoto perché trovano il pasto servito poco gradevole – si legge ancora - . Questo porta all’esigenza di consumare una merenda non appropriata per placare la fame. Infatti, i genitori si trovano costretti a fornire panini o merende sostanziose per evitare che i loro figli rimangano a digiuno per le 8 ore scolastiche».
Lo scorso anno, in collaborazione con i rappresentanti dei genitori della "Giunta mensa", come esito delle valutazioni effettuate dai gruppi assaggio presenti nelle diverse sedi scolastiche, in stretta collaborazione con la nutrizionista del Comune, sono stati fatti alcuni progressi, introducendo nel menù pietanze maggiormente gradite come lasagne, focacce e pizza di patate che avevano incontrato l'approvazione dei bambini. «Tuttavia - continuano i genitori - quest'anno è stato sorprendente constatare una sostanziale modifica del menù che molti hanno definito "da ospedale", caratterizzato da numerosi passati di verdure, pesce in umido e contorni bolliti. I genitori sottolineano da anni anche la questione della qualità dei passati e dei condimenti, solitamente annacquati, nonché dei contorni, come bietole, carote e spinaci surgelati».
I genitori hanno proposto soluzioni, richiedendo ed ottenendo una riunione nel mese di dicembre con il Comune e la ditta e la Asl. «Ribadiamo la richiesta dell’adozione tempestiva di menù più appetibili – conclude la nota - ispirati a quelli di altri Comuni, con una maggiore frequenza di pietanze gradite come pasta con ragù alla bolognese e la sostituzione della pasta al passato di verdure con un passato con crostini di pane, solo per fare alcuni esempi. Per rendere il pesce più accattivante, abbiamo suggerito preparazioni alternative, come l'introduzione di polpettine di pesce con menta o preparazioni con panatura». Sotto accusa anche lo spreco e i lunghi tempi per servire i pasti negli ultimi turni. «È urgente che le autorità competenti ascoltino queste preoccupazioni e prendano misure immediate».
E ieri le proteste fuori dalle scuole sono andate avanti, soprattutto nel terzo Municipio dove alcune mamme hanno continuato a ritirare i figli da scuola per non farli mangiare a mensa. Il vicepresidente del Municipio 3, Filippo Colonna, ha incontrato le famiglie ed è pronto ad avviare una petizione se la situazione non migliorerà. Anche il consigliere regionale della Lega, Fabio Romito, ha incontrato la responsabile mensa della Ladisa nella scuola Marconi.
E mentre dall'ultimo controllo dei Nas non sono state riscontrate irregolarità (si attendono comunque i risultati sui campioni prelevati), è stata pubblicata ieri la sentenza sul secondo ricorso contro il Comune presentato dalla ditta Serenissima Ristorazione (che aveva partecipato alla gara d'appalto), con il quale si chiedeva “l’inibizione della stipula del contratto” con la Ladisa. Richiesta respinta in attesa di discuterne nel merito.
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