Un’intera comunità in lacrime per una giovane vita volata via troppo presto. Casamassima è attonita dopo la morte del 14enne Giosuè Mazzone deceduto ieri per cause tutte da chiarire. O meglio: i genitori chiedono che venga fatta chiarezza su quanto avvenuto. Ufficialmente sarebbe morto per complicazioni dovute al Covid. Il piccolo è arrivato in condizioni disperate al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari e dopo due ore circa è deceduto. Ora sono stati richiesti riscontri diagnostici per capire cosa sia accaduto. L‘autopsia richiesta dai medici e a cui hanno acconsentito i genitori proverà a comprendere di cosa è purtroppo morto il 14enne, e se ci fossero già problemi congeniti.
Il dolore sui social
La notizia del decesso del ragazzo ha fatto immediatamente il giro della città rimasta frastornata da quanto avvenuto. Sulla pagina Facebook “Amo Casamassima”, la più seguita dai cittadini è comparso un commovente ricordo del 14enne.
Il dolore della famiglia
Ieri si è anche svolto il Consiglio comunale a Casamassima e l’assise ha voluto ricordare il piccolo scomparso. Nello sconforto totale i genitori del 14enne. Il padre di Giosuè, Michele Berardo Mazzone, scampò anni fa ad un terribile incidente in paracadute. L’uomo, carabiniere e paracadutista esperto, si scontrò in volo con un altro giovane paracadutista che morì nell’impatto. Mazzone riportò ferite gravissime ma con grande forza di volontà riuscì a riprendersi. Tutto questo avvenne nel 2010. E proprio il militare dichiarò che la forza di volontà gli fu data dalla famiglia e. appunto, anche dal piccolo Giosuè, che all’epoca aveva solo due anni ma amava guardare video di paracadutismo, una passione trasmessagli dal dna paterno.
Con l’affetto dei figli e quello della moglie è riuscito a riprendersi ma ora questa tragedia. Proprio papà Michele Berardo vuol capire perché il suo piccolino è volato via. C’è chi parla di miocardite ma saranno, come detto, gli esami clinici post mortem a fare chiarezza sul perché un ragazzo di soli 14 anni, nel giro di poche ore, si è aggravato sino alla morte. Lo si deve ad una famiglia disperata ma anche ad un’intera comunità che cerca rispost