Comunali, scontro totale sulle primarie. Il M5S pronto a lasciare l’alleanza

Comunali, scontro totale sulle primarie. Il M5S pronto a lasciare l’alleanza
di Antonio BUCCI
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Giovedì 21 Settembre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:34

«A questo punto, il Movimento Cinque Stelle della provincia di Bari sente di dover ribadire ancora una volta il no secco alle primarie, un no detto ancora prima di sederci al tavolo», tira il freno a mano Raimondo Innamorato. A settantadue ore dal nuovo vertice del centrosinistra sulle Comunali baresi, in agenda per lunedì pomeriggio nella sala convegni dell’“Anche Cinema Royal”, il coordinatore metropolitano dei pentastellati batte i pugni sul tavolo e torna a farsi sentire. 


E lo fa mettendo in conto persino il passo indietro dei suoi, che avrebbe la conseguenza di far saltare il tavolo e pure il gioco di equilibri costruito a fatica finora. «Apprendiamo dalla stampa che il Partito Democratico ci tiene a chiarire di voler individuare la figura del candidato sindaco tramite le primarie, qualcun altro si autoproclama candidato sindaco, qualcun altro ancora fa un passo in avanti rispetto ad un altro tema.

Questo è molto diverso dal metodo che assieme avevamo individuato», sbotta il sindaco di Noicattaro, riavvolgendo il nastro dell’ultima settimana politica. Nessuna accelerazione formale, s’intende. Non è arrivata dal pranzo domenicale tra la segretaria nazionale dem, Elly Schlein, alla presenza del governatore, Michele Emiliano, del sindaco, Antonio Decaro, e del capogruppo al Senato, Francesco Boccia. E non è arrivata neppure dall’evento su Pnrr e autonomia differenziata che lo ha preceduto. 

La linea dei dem: candidato unitario o primarie


La linea ufficiale dei dem resta la stessa: «Se non si trova un candidato unitario, l’unica strada sono le primarie e dare voce ai cittadini baresi e al popolo del centrosinistra. D’altro canto, le ha fatte Antonio Decaro, le ha fatte Michele Emiliano e Nichi Vendola, senza primarie, non sarebbe mai stato il candidato unitario del centrosinistra», ha ribadito il numero uno del Pd pugliese, Domenico De Santis, chiarendo pure di non capire la posizione dell’ala sinistra della coalizione che, dopo aver invocato i gazebo a Lecce, a Bari tiene una «posizione per dire che non si debbano fare». In compenso, non è passata inosservata la convention convocata da “La Giusta Causa” al teatro Kismet e il «sono a disposizione di un progetto, se sarà utile» scandito dal suo presidente, il penalista Michele Laforgia, e sono bastati i rumors sui giornali sugli aspiranti dem alla griglia di partenza, per convincere il Movimento a puntellare il no secco alla consultazione popolare. 

Un "no" condiviso 


Un niet condiviso da Sinistra Italiana, Europa Verde. E pure dai civici di “Senso Civico”, a meno che non diventino “primarie delle idee” e con l’agenda di cose da fare prioritaria rispetto alla firma di chi dovrà farle. Intanto, si richiamano all’ordine gli alleati: «Chiediamo che si faccia chiarezza e si definisca una volta per tutte il metodo di lavoro, perché se la maggior parte delle forze politiche presenti al tavolo vuole pensare oggi al nome del candidato sindaco e, soprattutto, vuole le primarie, il Movimento Cinque Stelle si sfila e inizia a fare un percorso diverso», azzarda Innamorato. Per ora, resta un monito ma i suoi erano arrivati al tornante con un documento di fine mandato accolto dall’amministrazione uscente. E la premessa di non voler stringere alcun «patto di sangue»: «L’impressione è che il programma che tutti, quel giorno, abbiamo ritenuto centrale per arrivare ad una visione città condivisa, al momento sia passato in secondo piano, mentre per alcuni sembra essere diventato più importante mostrare i muscoli», rimbrotta Innamorato. Gli sherpa del Pd sono al lavoro per spegnere i fuochi e ripartire dai risultati dei due mandati di Decaro, come diranno lunedì. «Stiamo convocando un’assemblea cittadina per confrontarci sulle proposte per la città. Per noi i temi vengono prima dei nomi», racconta le prossime mosse, Innamorato. Per ora, è solo un avvertimento.

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