Arresti Bari, oggi Riesame per Cataldo marito dell'ex assessore Maurodinoia. La difesa: «Solo congetture e sospetti»

I legali chiederanno l'annullamento degli arresti domiciliari

Sandro Cataldo insieme ai suoi legali
Sandro Cataldo insieme ai suoi legali
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Lunedì 22 Aprile 2024, 11:35 - Ultimo aggiornamento: 11:53

E' in programma la discussione dei ricorsi di Sandro Cataldo, ai domiciliari, ritenuto la mente dell'associazione criminale nonché marito dell'allora assessore regionale Anita Maurodinoia (indagata a piede libero). Nell'inchiesta che ha portato agli arresti domiciliari Cataldo «la congettura è stata elevata a sospetto e il sospetto ad elemento di prova». Lo sostengono i difensori di Cataldo, Mario Malcangi e Gianlucio Smaldone, a margine della discussione dinanzi al tribunale del Riesame al quale chiederanno oggi l'annullamento della misura degli arresti domiciliari per il loro assistito.

La difesa

I difensori sostengono che il quadro indiziario contestato dalla Procura «sia insussistente perché manca sia l'associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale sia la corruzione elettorale stessa, che se c'è è attribuibile ad altri soggetti». Sono quindi anche inesistenti le esigenze cautelari. La difesa depositerà ai giudici del Riesame una memoria di 44 pagine con numerosi allegati dalla quale emerge - sostengono i legali - «la capillare attività politica svolta dall'indagato che non lo ha mai portato a compiere reati». All'udienza, alla quale parteciperà anche il procuratore Roberto Rossi, la Procura chiederà al tribunale la conferma della misura cautelare. La decisione è attesa entro il 26 aprile. È invece slittata al 24 aprile l'udienza del Riesame per l'ex sindaco di Triggiano Antonio Donatelli, anch'egli ai domiciliari.

De Francesco rinuncia al ricorso

Ha invece rinunciato al ricorso al Riesame per ottenere l'annullamento della misura degli arresti domiciliari Armando De Francesco, arrestato il 4 aprile scorso.

De Francesco, assistito dall'avvocato Nicola Quaranta, è uno dei 10 indagati sottoposti a misure cautelari (una in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora) nell'inchiesta su due distinte associazioni per delinquere finalizzate alla corruzione elettorale che avrebbero operato in occasione delle amministrative di Grumo Appula e della Regione Puglia (20 e 21 settembre 2020) e del Comune di Triggiano (3 e 4 ottobre 2021). 

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