Donazioni dei genitori ai figli, le tasse non si pagano: ecco in quali casi. Cosa dice la Cassazione

Fondamentale l'elemento della registrazione delle liberalità

Donazioni genitori figli: le tasse scattano solo se si dichiarano le liberalità
Donazioni genitori figli: le tasse scattano solo se si dichiarano le liberalità
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Giovedì 21 Marzo 2024, 14:52 - Ultimo aggiornamento: 16:24

Sulle donazioni dei genitori ai figli non si pagano le tasse. Se non c’è obbligo di registrazione viene meno anche il presupposto per l’applicazione dell’imposta. Lo dice la Cassazione con una sentenza depositata ieri. Ma allora quando scatta la gabella del 4%? Quando la donazione in denaro deriva da un atto sottoposto a registrazione o se è superiore alla franchigia da 1 milione di euro, e quindi deve essere dichiarata dal contribuente in sede di accertamento di tributi. Lo dichiara appunto la Sezione tributaria della Corte di Cassazione nelle 34 pagine della sentenza 7442 / 2024 firmata dal presidente Federico Sorrentino, Oronzo De Masi, Giacomo Maria Stalla, Milena Balsamo, Giuseppe Lo Sardo. La notizia è riportata oggi dal Sole 24 ore. 

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Donazioni informali e indirette, si pagano le tasse?

Si parla, intanto, di donazioni informali e indirette: quindi regali in denaro oppure soldi che il genitore corrisponde al posto del figlio, come può essere il pagamento dell'affitto di un appartamento. 

La donazione è infatti un trasferimento di proprietà o di altri beni da una parte (il donatore) a un'altra parte (il beneficiario o donatario) senza alcuna forma di pagamento o compensazione in cambio.

Le donazioni possono riguardare una vasta gamma di beni, tra cui denaro, proprietà immobiliari, azioni, titoli, veicoli, oggetti di valore.

Prima di questa sentenza, che muove da un ricorso contro l'Agenzia delle Entrate , si faceva riferimento a una circolare della stessa Agenzia del 2015 che diceva che le donazioni in denaro dei genitori ai figli possono essere soggette a tassazione, con delle eccezioni e dei limiti. Esiste infatti l'Imposta sulle Donazioni, ma ci sono anche delle franchigie e delle agevolazioni che possono ridurre o eliminare l'imposta dovuta. La sentenza della Cassazione demolisce quella circolare e va a favore delle liberalità per i figli che sono soggette a tassazione solo se registrate, cioè se viene redatto un atto in cui si dichiara pubblicamemte la donazione. 

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D'altronde anche il Testo unico dell’imposta di successione e donazione prescrive che resta «ferma l’applicazione dell’imposta» sulle donazioni «anche alle liberalità indirette risultanti da atti soggetti a registrazione». Ecco perché la Cassazione ribadisce che solo se c'è un atto scritto in cui si dichiara la donazione scatta la tassa. 

Le donazioni informali, dunque, non solo non sono soggette a tassazione ma non rientrano nemmeno nel calcolo della franchigia di un milione di euro, a meno che non si faccia la registrazione «volontaria» della donazione stessa o che la donazione non risultante da atti soggetti a registrazione sia «confessata» dal contribuente nell’ambito di una procedura di accertamento tributario.

Ma allora, possibile domanda, la donazione indiretta risultante «da atti soggetti alla registrazione» fa scattare un obbligo di registrazione dell’atto in questione anche come donazione e quindi l'imposta? La Cassazione dice di no richiamando sempre il Testo unico. Le donazioni tornano al centro delle analisi patrimoniali in un secondo momento: quello della successione, quando il donatore muore. 

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