Crisi epilettica, si accascia sul pavimento a scuola: bimba di 6 anni salvata dalle maestre al telefono col 118/Il racconto

Crisi epilettica, si accascia sul pavimento a scuola: bimba di 6 anni salvata dalle maestre al telefono col 118/Il racconto
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Giovedì 18 Gennaio 2024, 11:40 - Ultimo aggiornamento: 20:14

Ha una crisi epilettica violenta a scuola e si accascia sul pavimento tra la paura generale. E' accaduto in una scuola elementare di Biccari nel Foggiano dove una bimba di 6 anni è stata salvata dalle maestre e dall'intero personale della scuola in costante contatto telefonico con la centrale 118 di Foggia che nel frattempo ha inviato l'elisoccorso con il rianimatore a bordo. A distanza di alcuni giorni, la piccola, nel frattempo ricoverata all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, è fuori pericolo.

Il racconto della maestra

La bimba è nigeriana e vive nella piccola comunità di Biccari da un anno da quando cioè la sua famiglia si è trasferita nell'ambito del sistema di accoglienza ed integrazione voluto dall'amministrazione comunale e gestito dagli operatori della cooperativa il Melograno. «Sono stati momenti concitati, difficili ma abbiamo cercato di mantenere la calma e di seguire con precisione tutto quello che la dottoressa della centrale operativa del 118 ci consigliava di fare» - ha dichiarato ancora emozionata una delle maestre Annarita Tetta. «Ad un certo punto della mattinata intorno alle 11 - continua la maestra - la bimba mi ha detto di avere mal di pancia. Con me c'erano altre due colleghe. Consiglio alla piccola di andare in bagno. Qualche secondo dopo sento l'urlo della collega e vedo la bimba a terra. Chiamiamo subito il 118 e chiediamo aiuto. Devo ringraziare tutto l'istituto (diretto da Diana Riccelli) per la collaborazione e il sangue freddo mantenuto e la dottoressa Tamara Cirillo della centrale operativa che ha coordinato l'intervento. Quando abbiamo saputo che la bimba era fuori pericolo, ci siamo lasciati andare ad un pianto liberatorio».

Con lei in ospedale a Bari c'è la sua famiglia e gli operatori della cooperativa di integrazione. «E' una bella storia di sanità - rimarca il direttore della centrale operativa del 118 Stefano Colelli - Se non ci fosse stata collaborazione, la bambina sarebbe morta. Anche perchè l'ambulanza proveniente dal punto più vicino, ovvero Troia, non era medicalizzata.

Quindi si è dovuto procedere con l'intubazione della piccola una volta giunto il medico in elisoccorso. Ma se tutta la procedura precedente non fosse stata eseguita correttamente dal personale scolastico attraverso le direttive del medico di centrale, è quasi certo che la piccola non avrebbe superato la crisi. Ora sta bene ed è quello che conta» - conclude Colelli.

La malattia

"Il vero problema è insito nel nome stesso della malattia. Epilessia è un termine derivato dal verbo greco έπιλαμβάνειν (epilambanein) che significa 'essere sopraffatti, colti di sorpresa'". Il professore Federico Vigevano, Responsabile del Dipartimento dell'Età Evolutiva del Gruppo San Raffaele di Roma, interviene così in merito alla bimba di 6 anni salvata in Puglia dalle maestre a seguito di una crisi epilettica. "Si tratta infatti di una malattia - continua il neurologo - caratterizzata dalla persistente predisposizione dell'encefalo a generare crisi epilettiche. Quest'ultime sono manifestazioni cliniche molto variegate che insorgono improvvisamente, hanno breve durata (da pochi secondi a 2-3 minuti) e sono determinate da impulsi elettrici abnormi di uno o più gruppi di neuroni 'ipereccitabili'".

A soffrire di epilessia, nel mondo, sono 65 milioni di persone, di cui circa 500 mila solo in Italia, dove ogni anno si diagnosticano 36 mila nuovi casi: 20-25 mila con crisi isolate e 12-18 mila con crisi sintomatiche acute. Più del 50% delle epilessie esordisce in età pediatrica e circa un terzo dei pazienti presenta crisi o convulsioni febbrili proprio a scuola. "Basti pensare - aggiunge Vigevano - che le chiamate al 118 più frequenti da ambienti scolastici sono conseguenza di crisi epilettiche ed asmatiche. Come dunque anche avallato da pubblicazioni scientifiche, le campagne educazionali e di informazione sono di vitale importanza e dovrebbero far parte della formazione obbligatoria di educatori e operatori scolastici. Perché è fondamentale sapere cosa fare e ancor di più, delle volte, cosa non fare durante una crisi".

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