Consorzi e cartelle pazze, tutti dal prefetto: «Entro metà novembre pronto un tavolo di crisi»

Consorzi e cartelle pazze, tutti dal prefetto: «Entro metà novembre pronto un tavolo di crisi»
di Donato NUZZACI
3 Minuti di Lettura
Martedì 24 Ottobre 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 25 Ottobre, 12:46

Entro metà novembre sarà attivato in prefettura un tavolo di crisi per affrontare la questione riguardante le ingiunzioni di pagamento per cartelle di bonifica arretrate, inviate nei giorni scorsi a diversi contribuenti. È stato questo l’esito del sit-in di protesta organizzato ieri mattina a Lecce davanti agli uffici del rappresentante del governo, da un comitato spontaneo insieme al sindacato Partite iva nazionali (Pin) e dal Movimento consumatori, alla presenza tra gli altri anche di sindaci e consiglieri comunali. «C’è la volontà della rappresentante del prefetto che ci ha accolto negli uffici dell’ente, di aprire un tavolo per trovare una soluzione riguardante le ingiunzioni inviate da una società di recupero crediti, che scadono entro 60 giorni dalla data del ricevimento, attraverso l’annullamento o la sospensione di queste cartelle di pagamento di concerto con la Regione e la Provincia. Il tutto in attesa della nuova legge sui consorzi di bonifica», spiega Salvatore Perrone consigliere comunale di Collepasso a capo del comitato di protesta spontaneo. 

L'incontro con il prefetto

I presenti all’incontro di ieri hanno consegnato ai delegati del prefetto anche un documento nel quale viene fatta una cronologia dello stato di agitazione avviato a fine luglio con uno sciopero della fame indetto da alcuni consiglieri comunali salentini con il supporto dell’associazione Partite Iva nazionali e dei consumatori, e conclusosi con un vertice in Prefettura a Lecce e poi a Bari in Regione alla presenza dell’assessore Donato Pentassuglia. Ad agosto, la protesta contro i consorzi di bonifica è andata avanti fino alla convocazione in Regione della IV commissione consiliare Agricoltura che ha previsto l’audizione dei rappresentanti della protesta, i consiglieri comunali Salvatore Perrone e Giovanni Caggiula e il presidente di Pin Antonio Sorrento. «Alla seduta di settembre in Regione è intervenuto un dirigente dei consorzi, il quale ha dichiarato che per 13-14 anni tali enti non hanno fatto nulla - fa sapere il consigliere Perrone -. Un fatto gravissimo che basterebbe ad annullare le cartelle che gli enti di bonifica continuano ad emettere. Intanto in questi giorni, assistiamo anche alla beffa, con le ingiunzioni di pagamento per cartelle relative agli anni 2014-2015-2016, che stanno suscitando malcontento e malessere generale». 
Da qui la richiesta al prefetto: «Considerata la gravità della questione e il disagio crescente dei cittadini sul territorio, sollecitiamo una soluzione visti i tempi ristretti dettati dalla scadenza di pagamento delle ingiunzioni, per scongiurare altre possibili forme di protesta popolare», si legge nel documento depositato ieri.

Per il consigliere Perrone - dunque - la questione è risolvibile «soltanto con un intervento della politica e dei rappresentanti istituzionali. Se un dirigente dichiara che i consorzi non hanno erogato i servizi per anni, significa che la politica deve cogliere questo messaggio e assumersi le responsabilità bloccando queste ingiunzioni di pagamento e l’invio di ulteriori cartelle». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA