La truffa dei falsi corsi Oss, corsirti licenziati o depennati dalle graduatorie

La truffa dei falsi corsi Oss, corsirti licenziati o depennati dalle graduatorie
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Giovedì 5 Maggio 2022, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 21:17

Ventidue i corsisti ritenuti vittime dei raggiri contestati dall'inchiesta Attestati sterili. Alcuni si sono visti notificare il provvedimento che li ha dichiarati decaduti dalle graduatorie della sanità pubblica. Altri sono stati licenziati. E la stessa organizzazione a cui viene contestata l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed al falso, aveva in piedi un corso per altri 65 aspiranti operatori socio sanitari (Oss) quando ieri mattina la Guardia di finanza ha dato il vi al blitz a Lecce, Brindisi, Taranto e nelle 17 regioni dove hanno sede le società della galassia di Forma Italia. Si sono trovati nei guai questi ragazzi una volta constatato che i loro attestati non sarebbero stati riconosciuti: l'avere versato fra i 2.800 ed i 3.000 euro non gli avrebbe assicurato un futuro in un ruolo molto richiesto in particolare in questi due anni segnati dalla pandemia ma anche per la tendenza della popolazione all'invecchiamento.

Cosa è accaduto

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Contestata dall'accusa i corsi tenuti a distanza invece che in presenza, da docenti non qualificati nel settore medico-sanitario ed il rilascio degli attestati senza i requisiti richiesti Tra questi il numero e la data del regolamento della Regione dove sono stati svolti gli esami, gli estremi del provvedimento di autorizzazione emanato dall'ente Regione, il logo della Regione, il timbro della sezione formazione e la firma del dirigente regionale o del funzionario delegato.

Attestati falsi, graduatoria decaduta


Attestati ritenuti falsi dall'autorità giudiziaria ma anche dalla sanità pubblica: è il caso di una ragazza sentita dai finanzieri il 19 agosto dell'anno scorso dopo che era stata dichiarata decaduta dalla graduatoria del concorso pubblico per titoli ed esami per 2.445 posti di Oss indetto dagli ospedali riuniti di Foggia.

Aveva seguito i corsi nella sede di Sava della Informates School (collegata - secondo l'accusa - all'Istituto Giacomo Leopardi di Lecce) e per questo tornò in questa scuola per chiedere chiarimenti. Ma, sorpresa, le insegne non c'erano più e dove c'era prima una scuola di formazione trovò una casa. Le telefonate al tutor, uno dei 17 indagati, avrebbero trovato sempre la segreteria telefonica della fondazione Forma Italia.


Caso analogo quello di un'altra ragazza: ha ricevuto la comunicazione dio decadenza dalla stessa graduatoria poichè - riporta l'ordinanza di custodia cautelare - la Regione Abruzzo comunicò che la Informates School di Teramo non era inserita negli albi degli organismi di formazione accreditati.
Peggio è andato ad un ragazzo. Peggio perché un lavoro lo aveva ottenuto grazie ai corsi di formazione per oss: il 29 marzo dell'anno scorso è stato licenziato dalla cooperativa sociale dove era stato assunto a tempo indeterminato, per mancanza dei requisiti. Perchè - spiego poi nella denuncia-querela - quell'attestato era stato ritenuto falso.
Un'altra ragazza ha denunciato di avere versato l'interra somma di 2.500 euro, ma di averne chiesto la restituzione dopo avere appreso dalla Regione Puglia che Forma Italia non sia un organismo accredito. La raccomandata postale non ha avuto alcuna efficacia perché è tornata indietro con la dicitura destinatario sconosciuto.
 

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