A Taurisano l'ultimo saluto a Aneta “Stefi” Danelczyk, la donna di 49 anni uccisa sabato scorso dal marito, il 56enne Albano Galati. Il rito funebre è stato celebrato ieri pomeriggio nella chiesa della Trasfigurazione dal vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, monsignor Vito Angiuli. Tante donne hanno voluto presenziare con un nastro rosso al polso, per dire che «se toccano una di noi, ci toccano tutte».
I dettagli
Nella sua omelia, il vescovo ha sottolineato che «amore e violenza non vanno mai d'accordo, anzi sono in aperta contraddizione.
E ha rimarcato che un amore manifestato soprattutto con le azioni e i gesti concreti «non si traduce mai in una forma di prevaricazione, di umiliazione e di violenza». Rivolgendosi ai quattro figli della donna, poi, Angiuli ha detto che la tragedia che ha colpito la famiglia «ha addolorato anche l’intera comunità ecclesiale e civile. Ognuno di noi è stato toccato nel profondo dell’anima. Si è generata spontaneamente una sorta di comunanza, un desiderio di prendere, per quanto è possibile, la vostra croce sulle nostre spalle e di portarla insieme con voi». All'uscita della chiesa, in cielo sono stati liberati palloncini rossi e bianchi, mentre un lungo applauso ha salutato il feretro, poi accompagnato al cimitero cittadino.