Con l'arrivo dell'estate, quanto mai come quest'anno tanto atteso, da domani riapriranno "Le terrazze di Io posso", a San Foca di Melendugno, sul lungomare Matteotti, e quella di Gallipoli, inauguarata proprio lo scorso anno grazie alla collaborazione del Gruppo Caroli Hotels. Un'occasione anche per le persone affette da SLA e altri gravi disabilità motorie o patologie neuromotorie per prendere un po' di sole e godersi del bel tempo. Dal 2015 almeno 1500 persone con disabilità, accompagnate dai loro familiari, hanno raggiunto le Terrazze, consacrandone il successo, non solo a livello regionale, ma europeo.
La staffetta sportiva
Il 17 giugno ci sarà "Dall'alba al tramonto", una staffetta sportiva che celebrerà simbolicamente l'inizio della stagione estiva in uno scambio inclusivo tra le due terrazze salentine.
I servizi
Le terrazze offrono servizi di prenotazione, accesso, ausilii, personale qualificato per l’accoglienza e l’accompagnamento in mare totalmente gratuiti sia per gli ospiti con disabilità che per i loro accompagnatori. A San Foca sono disponibili 10 postazioni, di cui 2 più ampie e dotate di colonnina acqua/elettricità per chi necessita di ventilazione assistita. A Gallipoli, invece, le postazioni sono 4, di cui 1 con colonnina. Entrambe le terrazze hanno due ampi bagni attrezzati, con doccia calda, docce esterne, box infiermeristico attrezzato, differenti ausili per l’ingresso in acqua, adatti a conformazioni fisiche diverse, accompagnatori e OSS per il supporto alla balneazione, un'ampia passerella che consente l’agevole spostamento con la sedia a rotelle.
L'idea
L'idea di "Io posso" è nata a Melendugno dalla mente di Gaetano Fuso, scomparso nel 2020, con il supporto della moglie Giorgia Rollo e di un gruppo di amici e sostenitori. È il primo accesso attrezzato al mare di questo tipo in Italia, un progetto che è il fiore all'occhiello del progetto solidale nazionale "Io posso", gestito dall'associazione "2HE", che ha preso avvio otto anni fa. Gaetano Fuso, assistente capo della Polizia di Stato fu nominato proprio per questo progetto, "Cavaliere della Repubblica" dal presidente Mattarella.