Consorzi, intervista a Pentassuglia: «Sulle cartelle deciderà il governo»

Donato Pentassuglia
Donato Pentassuglia
di Donato NUZZACI
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 10 Gennaio 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:10

L’agricoltura salentina è in forte crisi, gli agricoltori nei campi a tempo pieno sono sempre di meno ma quello che più tiene banco nel dibattito pubblico sono i tanto discussi contributi di bonifica, previsti da un Regio decreto del 13 febbraio del 1933 e connessi alla spesa per “l’esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere pubbliche di bonifica” da parte dei consorzi. La questione legata ai contributi si trascina da anni nella Puglia meridionale. Forse perché va a toccare le tasche degli agricoltori consorziati e quelle di tante persone che agricoltori non sono ma hanno proprietà ricadenti all’interno del perimetro di contribuenza. Tutto questo, fa sorgere polemiche che a cadenza periodica, prendono di mira i servizi erogati (o non abbastanza) dai consorzi, con richieste da più fronti di sospensione dei tributi. L’ultima diatriba in ordine di tempo è stata riattivata dopo l’accelerazione impressa dalle strutture degli ex consorzi di bonifica Arneo, Ugento Li Foggi, Stornara e Tara e Terre d’Apulia (riunificati dal 1° gennaio 2024 in un unico consorzio centro-sud Puglia) all’esercizio della funzione impositiva, cioè all’emissione delle cartelle per le annualità pregresse (anni 2017-2023), finalizzata ad «un riallineamento dei procedimenti consortili in vista della costituzione del consorzio unico». Da Bari, intanto, l’assessore regionale all’Agricoltura Donato Pentassuglia si dichiara «sempre disposto al confronto» e spiega che «in materia di tributi consortili la Regione non ha competenza» lasciando intendere che a livello nazionale potrebbe esserci un eventuale provvedimento sulle cartelle da parte del governo.
 

Assessore Pentassuglia, recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno annullato alcune ingiunzioni di pagamento emesse da un consorzio salentino. Da tempo, diversi comuni e associazioni della provincia di Lecce e non solo, chiedono la sospensione dei contributi. Qual è la vostra posizione oggi?

«È quella che abbiamo avuto finora.

Abbiamo prodotto tutti gli atti per andare al consorzio unico, abbiamo fatto il piano generale di bonifica, e ora i Comuni e le comunità locali devono lavorare sui piani di classifica. Riguardo al passato, dove c’è contenzioso aspetteremo l’esito dello stesso, salvo che un provvedimento sui tributi, che è di carattere nazionale e non è di competenza regionale, metta in discussione il tipo di attività, così come abbiamo tra l’altro proposto nelle varie sedi ai diversi soggetti, sia a livello locale che a livello nazionale, ognuno per la propria competenza. Quindi siamo sul pezzo, stiamo lavorando ad una ridefinizione complessiva della questione, che so essere delicata e complessa. Ci sono delle norme da rispettare e su quello ci muoveremo con molta attenzione».

Niente sospensione quindi.

«La sospensione dei tributi non è competenza della Regione, perché il tributo è regolato da una norma nazionale rispetto ad un piano di classifica che invece viene fatto a livello regionale. I piani di classifica sono quelli in vigore, che andavano contestati dal 2012 al 2016, e non a caso abbiamo lavorato sui nuovi piani di bonifica già deliberati, che daranno origine al nuovo piano di classifica. Il consorzio unico aiuterà in questa direzione le comunità locali, serve adesso lavorare tutti insieme a trovare le soluzioni».

Sulla parte pregressa invece come vi state muovendo?

«Stiamo facendo un ragionamento con il governo nazionale, ma è in corso una discussione seria e un approfondimento sugli aspetti giuridici che impattano. Ho rispetto delle sentenze, vanno applicate sia quando ci piacciono che quando non ci piacciono, queste ultime sono a favore delle persone, ne prendiamo atto e le rispetteremo certamente. Stiamo lavorando e a livello nazionale potrebbe esserci un qualche provvedimento, e da parte mia cerco di essere sempre molto attento alla responsabilità, ma anche al ruolo di ciascuno, proprio per evitare che ognuno parli di quello che deve fare l’altro. È in corso un ragionamento molto serio, aperto e su questo ci muoveremo».

Per il consorzio unico avete stanziato dei fondi per la progettazione, che cosa si prevede? 

«Il consorzio unico centro-sud Puglia è partito dal 1° gennaio, è nella condizione di muoversi e si stanno preparando tutte le procedure. La prossima settimana porterò in giunta altri provvedimenti che mettono le strutture di bonifica nella condizione di lavorare con il territorio, organizzando tutte le attività propedeutiche. Ci sarà poi l’autogoverno in capo al consorzio unico. Abbiamo individuato delle priorità progettuali: un elenco di opere è stato mandato a Roma per il cofinanziamento mentre l’elenco delle opere prioritarie su cui si stanno concentrando i consorzi, sotto l’egida del consorzio unico, contiene le opere infrastrutturali che servono a far diventare tutto più veloce e soprattutto a rendere i progetti plausibili a questo».

Si prevede anche un riordino per le concessioni dei pozzi irrigui nelle campagne? 

«Sì, c’è una norma di competenza del settore regionale Risorse irrigue già pronta che il collega assessore Piemontese sta curando, è una sua delega. Si andrà a mettere ordine in tutta la parte pregressa e in quella nuova». Dunque, siete disponibili ad un incontro pubblico, come richiesto da amministratori comunali e associazioni? «Sono sempre stato disponibile. Non appena ci saranno ulteriori novità e dati, io stesso li metterò a disposizione in una riunione con Anci e tutto il partenariato, tenendo aggiornati i colleghi consiglieri regionali che stanno sul territorio. Sulla scorta di questo dobbiamo provare a dare risposte nel più breve tempo possibile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA