Passione vinile, il 33 giri protagonista del weekend

Passione vinile, il 33 giri protagonista del weekend
di Ilaria MARINACI
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Venerdì 13 Maggio 2016, 11:01
La musica digitale ha portato a livelli altissimi la qualità del suono. Ma, per quanto la tecnologia possa migliorare la vita, c’è sempre una componente romantica che resiste e resta aggrappata alle origini. Il gesto di appoggiare la puntina sul vinile, il suono del fruscio che produce prima dell’inizio di un brano, l’ondulazione del disco che gira e sembra una danza, continua ad esercitare un fascino senza tempo, non solo fra i nostalgici ma anche fra i giovanissimi.
Gli amanti del vinile, dai 15 anni in su, domani e dopodomani (dalle 10 alle 21), potranno soddisfare la loro curiosità e la loro passione alla Fiera del Disco, organizzata dalla Ernyaldisko di Genova, che fa tappa per la prima volta a Lecce, ospitata negli spazi del Centro Commerciale Mongolfiera a Surbo.
Nel 2005, a Genova, due ragazzi appassionati di vinile, Marco Massari e Carmen Attruia, decidono di investire in un progetto, Ernyaldisko, che mette al centro il collezionismo musicale, comprando e vendendo oggetti rari di memorabilia in tutta Italia e spingendosi, poi, alla conquista dell’Europa. L’esperienza maturata in questi viaggi li porta nel 2010 ad allargare il loro raggio di azione e a dedicarsi anche all’organizzazione di Fiere Internazionali del disco, cd e vinile, usato e da collezione, itineranti in grandi città italiane, scelte strategicamente per richiamare espositori da tutta Europa e un numerosissimo pubblico di visitatori sempre più esigente.
D’altra parte, il trend degli ultimi anni parla di un prepotente ritorno del vinile nel mercato discografico. Secondo una recente rilevazione Deloitte/Fimi, in Italia la vendita di vinili – anche se conta solo il 4% del mercato – è quasi raddoppiata. A novembre del 2015 il vinile ha fatto registrare solo nel nostro paese un clamoroso +74% rispetto allo scorso anno. Il fenomeno, fra l’altro, esploso dopo un decennio in cui il vinile sembrava destinato ad andare definitivamente in soffitta, è oggetto di molte ricerche, dalle quali si deduce che l’acquirente tipo supera i quarant'anni, ha una collezione che continua ad incrementare e vive l’ascolto della musica come una sorta di rito. Ma c’è anche una discreta fetta di giovani che dicono di ascoltare solo vinili, invece di cd o brani in streaming sui vari Spotify, Apple Music e via dicendo. I vinili, inoltre, avendo un costo decisamente più alto dei supporti digitali, impattano sul fatturato di un negozio di dischi fino al 15%.
Nella due giorni al Centro Mongolfiera, quindi, gli amanti del disco-vintage potranno ammirare, toccare, scambiare, acquistare i più grandi successi internazionali su Lp o 45 giri ed assistere agli eventi collaterali come “I Vestiti della Musica” di Paolo Mazzucchelli, un viaggio fra le meraviglie delle copertine dei dischi.
La presenza di circa trenta espositori nazionali permetterà di accostarsi a tutti i generi musicali in cui scambiare idee e ricordi, oltre che preziosi dischi per arricchire le proprie collezioni.
Ma la Fiera non vuole essere solo punto di ritrovo per esperti, appassionati e collezionisti. Vuole anche essere un mezzo per avvicinarsi alla musica in modo emozionale, quello che scatena i ricordi e unisce il vezzo vintage all'affettività e, in ultima analisi, alla cultura musicale.
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