Concorsone per gli insegnanti: in Puglia prova superata per circa il 75% dei candidati

Concorsone per gli insegnanti: in Puglia prova superata per circa il 75% dei candidati
Concorsone per gli insegnanti: in Puglia prova superata per circa il 75% dei candidati
di Giuseppe ANDRIANI
4 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Marzo 2024, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 14:31

Su 4.939 candidati in 3.640 hanno superato la prova scritta del concorsone per l'insegnamento nella scuola primaria e dell'infanzia. La percentuale, in Puglia, supera è del 73,65%. Per le scuole medie e superiori, invece, sale all'84%, con 11.166 ammessi all'orale su 13.214. Consistente la quota di coloro che si erano prenotati all'esame e hanno invece deciso di non parteciparvi (circa uno su quattro, a conti fatti). Sono i primi numeri - per il concorso per la scuola elementare sono definitivi, per la secondaria di primo e secondo grado invece sono prese in considerazione solo le prime quattro sessioni, ma si va avanti - forniti dal Ministero dell'Istruzione e del Merito dopo i primi giorni di esami scritti. Coloro che hanno superato il test, adesso dovranno sostenere le prove orali.

Il ministro Valditara

«L’obiettivo che ci siamo prefissi è dare maggiore stabilità ai docenti, contrastando il precariato, e favorendo la continuità didattica per gli studenti, garantendo altresì la presenza di insegnanti motivati e adeguatamente formati», ha dichiarato il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. «L’alta percentuale di ammessi all’orale - continua Valditara - testimonia la preparazione dei futuri componenti di una classe docente che verrà selezionata anche in base all’attitudine all’insegnamento». Se da una parte l'alta quota dei promossi dopo lo scritto sicuramente - come riferisce Valditara - testimonia la bontà della preparazione di una classe docenti che si è formata in anni difficili - tra Covid e incertezze varie -, dall'altra parte è innegabile che resta il nodo del precariato diffuso.

Quasi un insegnante su quattro nelle scuole pugliesi, secondo le ultime stime, è precario. Un dato che è aumentato del 400% - e sul quale ha un peso importante il tasso di precariato dei docenti di sostegno, anche questo aumentato a dismisura nell'ultimo lustro - soltanto negli ultimi nove anni e che sembra disegnare una vera emergenza lavorativa.

Anche perché - al di là delle difficili prospettive di chi vive un lavoro con un contratto a termine - è ben evidente anche il problema della continuità didattica per gli alunni e gli studenti. Il fatto che sia aumentato in modo esponenziale il numero dei prof precari fa sì che ogni anno vengano mescolate le carte tra le scuole. Dare continuità - quella che un tempo nella scuola era prassi e persino regola scritta - diventa così quasi impossibile.

Emergenza precariato

L'emergenza precariato, per altro, è diffusa anche tra il personale Ata (gli amministrativi e i collaboratori a vario titolo). In questo ambito ha un contratto a termine, in Puglia, un lavoratore su quattro. Proprio la settimana scorsa la Uil pugliese aveva lanciato l'allarme sulle condizioni dei lavoratori della scuola. L'impressione è che potrebbe non bastare un concorso, per quanto in tutto il Paese siano stati messi a bando 44.654 posti. Servirebbe, invece, secondo le sigle sindacali una soluzione organica e duratura. L'altro nodo è rappresentato dall'insufficienza dei posti messi a bando.

I numeri in Puglia

In Puglia sono 401 le cattedre che saranno assegnate con questo concorso per la scuola materna o elementare. Sono invece 1273 per le superiori e le medie, a fronte però di quasi 39mila richieste (non tutti, poi, si sono presentati per sostenere lo scritto). In sintesi, però, ci sono tre posti per ogni cento candidati. Questo aspetto è anche da ricercare nella volontà di tanti insegnanti pugliesi che oggi vivono nel precariato nelle regioni del Nord - dove è più facile ricevere una cattedra una volta finito il percorso di studi - e che vorrebbero rientrare a casa, o quantomeno riavvicinarsi. Messo in cantina lo scritto (che prevedeva 50 quesiti a risposta multipla a cui rispondere in 100 minuti, per due punti per ogni risposta esatta e un minimo di 70 centesimi per superare lo scoglio) adesso i prof del futuro dovranno superare l'orale. La prova orale - fanno sapere dal Ministero - dovrà accertare la preparazione dei candidati sia sotto il profilo specificamente disciplinare sia per quanto riguarda la capacità didattica: a tal fine, i candidati dovranno svolgere una lezione simulata. Poi chi supererà il concorso "riceverà" la cattedra.

© RIPRODUZIONE RISERVATA