Scuola, la stangata di settembre: anche fino a 600 euro di spesa per ogni studente

Scuola, la stangata di settembre: anche fino a 600 euro di spesa per ogni studente
di Donato NUZZACI
5 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Agosto 2023, 05:00

Rincari sotto l’ombrellone e non solo: le famiglie pugliesi, passato Ferragosto, dovranno fare i conti con il rialzo dei prezzi anche lontano dalla spiaggia. La sorpresa, in particolare, riguarderà coloro che andranno a comprare libri e altro materiale a corredo per i figli iscritti alle scuole secondarie di 1° e 2° grado. Secondo le ricerche condotte da enti e associazioni del settore, gli aumenti potranno arrivare anche in Puglia fino al 15 per cento, con una spesa media di 300 euro a studente per l’acquisto dei libri di prima media, fino ai 132 euro per la terza classe. Per le scuole superiori la cifra aumenta (dai 350 euro per il primo anno dei licei ai 250 euro per gli anni successivi). Notevole è anche il costo di un vocabolario che può arrivare fino a 100 euro. Una vera e propria stangata che i pugliesi si ritroveranno ad affrontare al ritorno dalle vacanze estive. 

I dati delle associazioni

È Codacons Puglia a parlare di un ritocco al rialzo dei prezzi compreso tra il 10 e il 15% per quanto riguarda i libri e i corredi scolastici (zaini, astucci, quaderni). Dario Durso del Codacons Bari sottolinea che il prezzo «era già aumentato del 30% nel 2022 rispetto agli anni pre-covid, quindi quelli attuali appaiono poco sensibili, ma ad essi vanno sommati quelli dello scorso anno, ad esempio a Bari avevamo rilevato a settembre scorso picchi del 35-40% per i prodotti scolastici griffati; gli zaini, ad esempio, lo scorso anno costavano 100 euro in meno del prezzo attuale che vede le cartelle griffate costare addirittura 200-250 euro l’una».
Una dinamica registrata anche da Assoutenti.

Secondo l’associazione, dal prossimo settembre fino a fine anno si spenderanno in media 1.600 euro a famiglia, tenendo presenti cinque settori: quello degli alimentari, la scuola, i mutui, i carburanti e la ristorazione. Per le scuole «già si preannuncia un salasso» sulla spesa legata al materiale: i prodotti di cartoleria - secondo Assoutenti - registrano un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo per l’intero anno scolastico si ritroverà così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022. E a questo si dovranno aggiungere i rincari per i libri di testo (la cui spesa totale a studente varia dai 300 euro della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari).

Per Confesercenti si prospettano aumenti «tra l’8 e il 12%», con una media di 300 euro per l’acquisto dei libri alle medie e alle superiori: «Il prossimo anno scolastico (come avvenuto nel 2022/23) rappresenterà un duro banco di prova per il portafogli di tante famiglie. Rincari ben più pesanti se messi a confronto con quelli degli anni precedenti che vedevano un valore di pochi punti percentuali», si legge in un report del centro studi Nomisma commissionato da Confesercenti Emilia-Romagna insieme con Sil (sindacato librai). Sul caro libri, lo stesso Codacons ha istituito pochi giorni fa uno specifico osservatorio a disposizione di chi intende segnalare rincari dei manuali, con un monito: «Non accetteremo aumenti dei prezzi dei libri scolastici, considerato che i contenuti dei testi non cambiano di anno in anno, e ad essere modificate sono solo copertine e qualche pagina - ha detto il presidente Carlo Rienzi -. Cambiamenti che non giustificano assolutamente rincari dei prezzi, e per questo siamo pronti a denunciare gli editori se in occasione del prossimo anno scolastico verranno immessi nel commercio libri a listini maggiorati».

Secondo i librai, l’aumento quest’anno si dovrebbe attestare al 3-4% rispetto al 2022, cifre definite da Paolo Ambrosini, presidente dell’Ali, associazione librai italiani Confcommercio «sotto la soglia dell’inflazione». Lo stesso Ambrosini ha invitato «a non creare allarmismi sui rincari. Quella del caro libri è una polemica che di anno in anno si autoalimenta, creando allarmismi e danneggiando il sistema del tetto spesa, introdotto a tutela delle famiglie. Se andiamo a vedere i dati sull’andamento inflattivo e lo paragoniamo all’aumento dei prezzi dei libri di testo non c’è corrispondenza: l’inflazione è al 6-7%, i libri sono aumentati del 3-4%, praticamente la metà». 

Gli aiuti di Governo e Regione

Sul fronte del governo nazionale, c’è stato un impegno del sottosegretario di Stato al ministero dell’istruzione e del merito Paola Frassinetti: «Il ministro Valditara ha già incontrato in questi giorni il ministro Giorgetti per discutere dell’introduzione di misure che vadano a sostegno delle famiglie, che si parli di detrazioni, come avviene già in altri Paesi, o di fondi da stanziare per sostenere il diritto all’istruzione», ha detto la Frassinetti. Anche in Puglia, si cerca di andare incontro alle famiglie. La Regione come ogni anno ha emanato un avviso per la fornitura gratuita dei libri di testo e di sussidi didattici per l’anno scolastico che sta per iniziare e, in particolare, per gli studenti e studentesse che frequenteranno le secondarie di 1° e 2° grado (statali e paritarie) il cui nucleo familiare abbia un reddito Isee non superiore a 10.632 euro, elevato a 14mila nel caso di famiglie numerose con 3 o più figli. Sarà aperta una seconda finestra a partire dalle 12 del 4 settembre, fino al 24 settembre, per consentire alle famiglie, che non hanno presentato domanda precedentemente, di poter comunque beneficiare del contributo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA