Il covid torna a far paura. E in linea con quanto deciso dal ministero della Salute il 28 dicembre scorso, anche la Puglia corre ai ripari. Parola d'ordine: prevenzione. Ecco perché anche negli Aeroporti di Puglia scattano le prime restrizioni. I passeggeri in arrivo dalla Cina - da Pechino è previsto un volo Ita in arrivo su Bari; da Shanghai si arriva in Puglia, sempre a Bari Palese con un volo Air France; sono varie invece le compagnie che effettuano il collegamento da Hong Kong a Bari - dovranno sottoporsi al test covid in aeroporto o in alternativa presso la Asl esntro le 48 ore successive. Diversamente l'accesso sarà consentito presentando il tampone con esito negativo effettuato nelle 72 ore precedenti per i test molecolari e nelle 48 ore precedenti per i test antigenici rapidi.
L'ordinanza del Ministero
Le restrizioni resteranno in vigore fino al 31 gannaio 2023. «Con l'aggravarsi della situazione epidemiologica nella Repubblica Popolare Cinese - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Rocco Palese - e in accordo con l'ordinanza del ministero della Salute del 28 dicembre scorso, abbiamo ritenuto necessario adottare misure di prevenzione del contagio tempestive per evitare il pericolo di nuove varianti nel territorio pugliese».
Test rapido e tamponi
E' stato quindi disposto: obbligo di presentazione dell'attestato di esito negativo del test eseguito nelle 72 ore precedenti per i test molecolari e nelle 48 ore precedenti per i test antigenici rapidi; obbligo di sottoporsi al test rapido in aeroporto o, entro 48 ore, presso l'Asl di riferimento.
Se il risultato del test dovesse essere positivo sarà obbligatorio l'isolamento presso un determinato domicilio e conseguente test molecolare.
«Raccomandiamo in ogni caso l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale negli aeroporti e nei luoghi al chiuso e in tutte le circostanze che con consentano il distanziamento interpersonale», aggiunge l'assessore Palese.