Università, stanze care e introvabili a Bari e a Lecce: le simulazioni

Università, stanze care e introvabili a Bari e a Lecce: le simulazioni
di Giuseppe ANDRIANI
5 Minuti di Lettura
Sabato 19 Agosto 2023, 05:00

Fino a 500 euro per una stanza in affitto in una casa nei pressi delle università pugliesi. Caro affitti e cara università. Tanto che appena qualche mese fa - era l’inizio di maggio - gli studenti italiani e pugliesi avevano protestato piantando delle tende di fronte agli ingressi degli atenei. E il grido d’allarme era arrivato anche a Bari e a Lecce. Il senso era chiaro: se non è possibile affittare una stanza perché costa troppo o perché il mercato ne offre poche, tanto vale dormire in una tenda. La provocazione è servita ad aprire un dibattito sugli affitti brevi, con un disegno di legge del ministro Santanché che mira a regolamentare il mercato delle locazioni turistiche nei centri storici delle città. Ma alla ripartenza dell’attività accademica, il problema rimane. E cercare una casa a Lecce o a Bari è diventata un’impresa. 

I prezzi

L’inflazione ha fatto schizzare all’insù i prezzi. Secondo l’ultimo report di Immobiliare.it Bari è la città italiana con il più alto rincaro nell’ultimo anno: +29%. Il prezzo medio di una stanza singola in una casa condivisa si aggira sulle 350 euro. Numeri diversi da quelli di Roma e Milano, tanto per fare degli esempi. Ma è chiaro che è diverso anche il contesto economico nel quale ci si muove. Nel report non si fa riferimento a Lecce (vengono prese in considerazione solo alcune città), ma anche nel capoluogo salentino esiste un problema di disponibilità e prezzi delle stanze in affitto per i ragazzi. Anche perché l’impressione è che il boom turistico degli ultimi dieci anni abbia sottratto abitazioni tanto ai residenti quanto ai fuorisede. A livello nazionale, in ogni caso, c’è stata un’inversione di tendenza: +34% di affitti per lunghi periodi. Segno che qualcosa sta cambiando, ma basterà?
Intanto non resta che provarci.

La ricerca di una stanza in affitto è un’impresa, ma va fatta. Pc o smartphone, e via. Si muovono così i ragazzi, quelli che devono cambiare la propria sistemazione o le matricole, che per la prima volta si apprestano a vivere un’esperienza universitaria in una città diversa dalla propria. I portali sono quelli di sempre: immobiliare.it, cercoalloggio.com, bakeca.it e subito.it. Qui bisogna essere lesti a riconoscere le buone sistemazioni, quelle vicine alla sede di competenza. Gli annunci si dividono per genere: dovendo i ragazzi condividere la casa c’è chi affitta a soli uomini e chi a sole donne. Qui, però, vi è una discrepanza. Sono decisamente di più, a colpo d’occhio, gli annunci per le ragazze. I maschietti, insomma, devono essere un po’ più fortunati. 

Oltre ai report e alle analisi di mercato, restano gli annunci. Quelli veri, a cui si può rispondere su internet. A Bari, ad esempio, trovare una stanza singola a meno di 300 euro al mese è praticamente impossibile: viene proposta una soluzione per uomini nei pressi della stazione a 260 euro e una per donne (con altre tre coinquiline e un solo a bagno a disposizione) nel quartiere Carrassi, per la stessa cifra. Poi il prezzo sale. Tanto che in zona Politecnico c’è chi propone una stanza doppia, da condividere quindi, a 280 euro al mese. La media è quella stimata da Immobiliare: servono almeno 350 euro per una singola, ma spesso il prezzo è ancor più alto. Nelle vicinanze del Parco 2 Giugno (buona soluzione per chi deve recarsi al Politecnico o al Policlinico) una stanza in una casa per sole donne costa 450 euro. Nel quartiere Murat si arriva a 470. E c’è anche chi chiede 500 euro, nelle vicinanze del Policlinico: tre stanze, un bagno, e nessuna preferenza tra uomini e donne. Ma servono, appunto, 500 euro. 
La stessa cifra, che moltiplicata per 12 vuol dire sborsare 6.000 euro soltanto per l’affitto in un anno, viene chiesta a Lecce per una stanza in zona Ariosto. Ma questa volta almeno le utenze sono incluse. Nel capoluogo salentino, come da tradizione, i prezzi sono un po’ più bassi. Con un po’ di fortuna si può trovare anche una stanza per meno di 200 euro, se ci si accontenta del quartiere Santa Rosa o della zona della stazione (dove il costo dell’affitto è decisamente più basso un po’ ovunque). Poi si parte da 250 euro in su. A questa cifra viene proposta una stanza per uomini, nel quartiere Santa Rosa. A Borgo Pace, zona non troppo lontana dall’ateneo (ma neppure vicinissima...), una singola per sole donne viene valutata 290 euro. In zona tribunale il costo di una stanza si aggira sulle 300 euro, spesso anche 330. Ma a dir la verità le soluzioni proposte non sono tantissime. 
E’ chiaro, poi, che le case andrebbero viste. E valutate. Cercare una soluzione su internet è soltanto il primo passo, poi vi sono tutta una serie di parametri che entrano in gioco, dalla posizione e la distanza dalla sede universitaria fino alle condizioni reali in cui versa l’appartamento. Sono i giorni caldi per chi cerca una casa. Le tende davanti agli atenei, per ora, sono sparite ma qui trovare una stanza a un prezzo accettabile resta un miraggio.

(Ha collaborato Davide Acquaviva)

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